Alcune dei reperti sequestrato a La Spezia nell'ambito dell'operazione «Opulentia»

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Alcune dei reperti sequestrato a La Spezia nell'ambito dell'operazione «Opulentia»

Sequestrati nel porto di La Spezia tre container con opere di contrabbando

L'«Operazione Opulentia» condotta dalla Guardia di Finanza ha portato al ritrovamento di reperti archeologici e dipinti francesi. In arrivo da Miami, erano destinati alla villa di un uomo d'affari statunitense in Toscana

La Spezia. Sequestrati dalla Guardia di Finanza e dalla Agenzia delle Dogane di La Spezia tre container carichi di reperti archeologici e di dipinti esportati clandestinamente da Miami in Italia  diretti a un facoltoso uomo d’affari statunitense per arredare la sua villa in Toscana.

Denominata «Opulentia» per la ricchezza dei beni rinvenuti (mobili, quadri, sculture, marmi romani) l’operazione ha permesso il sequestro immediato di parte dei beni, tutti senza documenti di accompagnamento né permessi di espatrio. Nel corso della operazione i finanzieri hanno contestato il contrabbando aggravato di due grandi dipinti ad olio francesi del Settecento.

Il proprietario, che non ha fornito alcuna prova circa la legittima provenienza dei reperti, è stato denunciato per le attività punite dal Codice dei beni culturali, dal Codice penale e da quello doganale (evasione dei diritti doganali).

La Soprintendenza ligure ha già chiesto alla autorità giudiziaria di poter entrare in possesso delle opere di epoca romana provenienti da varie regioni italiane, quasi sicuramente frutto di esportazioni clandestine.

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Tina Lepri, 16 agosto 2016 | © Riproduzione riservata

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