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Antonio Aimi
Leggi i suoi articoliA Pacopampa, un sito del Formativo (2000-200 a.C) situato a 2.500 metri s.l.m. nella regione di Cajamarca l’archeologo giapponese Yuji Sekiin ha portato alla luce la «Tumba de los Sacerdotes de la Serpiente-Jaguar».
La sepoltura, inviolata, ha restituito i resti di due personaggi di élite, forse sacerdoti o sciamani, sepolti 2.700 anni fa in posizione fetale rivolti in direzioni opposte lungo l’asse nord-sud. Il primo aveva una collana molto elaborata, opera di orafi esperti, creata con conterie ovoidali in oro con motivi a «8» intrecciati per rappresentare un serpente in movimento. Sul cranio vi erano resti di cinabro, ematite, magnetite e malachite. Il secondo era stato sepolto con una terracotta nera raffigurante un serpente con testa di giaguaro.
Sempre a Pacopampa la stessa missione archeologica, finanziata con fondi del Giappone con l’Universidad Nacional Mayor de San Marcos, pochi giorni prima aveva scoperto un monolito raffigurante un uomo-giaguaro, che per mancanza di fondi non potrà per ora essere restaurato. Peccato, perché in passato Pacopampa ha restituito opere in pietra di notevole bellezza, come la stele che i turisti possono vedere nel giardino del Museo Larco di Lima.
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