Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

Separati in casa

Anna Orlando

Leggi i suoi articoli

Non si sono più parlate. Interrotto da secoli quel dialogo intenso tra la «Giustizia» e «Margherita di Brabante» che aveva concepito Giovanni Pisano all’inizio del Trecento con il monumento dedicato alla moglie di Arrigo VII. L’antico smembramento della tomba marmorea non è stato più ricomposto. Nemmeno ci si è provato con i due pezzi che stanno da anni (50, per l’esattezza) a Genova, distanti solo qualche centinaia di metri in linea d’aria: la parte centrale di proprietà dell’Accademia Ligustica è però esposta al museo di Sant’Agostino, che è di pertinenza comunale; la figura che personifica la Giustizia, acquistata dallo Stato proprio mezzo secolo fa, è alla Galleria Nazionale della Liguria.

E se «Margherita», bella e seducente, se ne sta romanticamente da sola, affiancata da quel che resta di due angeli, la «Giustizia» guarda sperduta nell’aria, chissà chi o chissà cosa, tra altri oggetti destinati da diversi acquisti pubblici nelle piccole sale riaperte nel 1992 a Palazzo Spinola di Pellicceria (donato allo Stato nel ’58). Il dialogo assente tra le due figure riflette drammaticamente quello tra Comune e Soprintendenza, troppo a lungo inesistente o, nel migliore dei casi, a singhiozzo. Un classico italiano, è indubbio.

Ma ora che entrambi i marmi sono partiti per Praga e sono di nuovo l’uno accanto all’altro fino al 25 settembre alla mostra «l’Imperatore Carlo IV, 1316/2016», alle scuderie Wallenstejn, magari qualcuno tornerà a riflettere sull’assurdità di averle entrambe a Genova, ma non insieme. C’è speranza che qualche funzionario illuminato si vesta da diplomatico e riaccenda il dialogo tra le istituzioni in città. In nome della bellezza. Amen.

Anna Orlando, 11 giugno 2016 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Nel Museo statale di Tallinn sono riunite 45 opere «per raffronti molto puntuali, quasi didattici» che consentono una «messa a fuoco dell’arte del pittore genovese, in bilico tra Manierismo caravaggesco e Barocco naturalistico»

Un confronto fra gli allestimenti a Palazzo Te tra gli affreschi di Giulio Romano e in mezzo ai capolavori della Galleria Borghese

Riceviamo e pubblichiamo una lettera della storica dell’arte Anna Orlando, in merito alle polemiche suscitate dalla mostra su Artemisia in corso al Palazzo Ducale di Genova

Ha il patrocinio del Rubenianum di Anversa il restauro della grande tela del pittore fiammingo per la Chiesa del Gesù a Genova

Separati in casa | Anna Orlando

Separati in casa | Anna Orlando