Separati in casa

Anna Orlando |  | Genova

Non si sono più parlate. Interrotto da secoli quel dialogo intenso tra la «Giustizia» e «Margherita di Brabante» che aveva concepito Giovanni Pisano all’inizio del Trecento con il monumento dedicato alla moglie di Arrigo VII. L’antico smembramento della tomba marmorea non è stato più ricomposto. Nemmeno ci si è provato con i due pezzi che stanno da anni (50, per l’esattezza) a Genova, distanti solo qualche centinaia di metri in linea d’aria: la parte centrale di proprietà dell’Accademia Ligustica è però esposta al museo di Sant’Agostino, che è di pertinenza comunale; la figura che personifica la Giustizia, acquistata dallo Stato proprio mezzo secolo fa, è alla Galleria Nazionale della Liguria.

E se «Margherita», bella e seducente, se ne sta romanticamente da sola, affiancata da quel che resta di due angeli, la «Giustizia» guarda sperduta nell’aria, chissà chi o chissà cosa, tra altri oggetti destinati da
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