Fino al 30 ottobre, in occasione del centenario della nascita dell’artista siciliano, 12 sculture di Pietro Consagra sono presentate nel Teatro Antico di Taormina in una mostra dal titolo «Pietro Consagra, il colore come materia». Le opere scelte per dialogare con il contesto architettonico e paesaggistico del teatro vanno dal 1964 al 2003.
La maggior parte di esse sono state collocate in alto, nella summa cavea, sotto le arcate della galleria e tra i pilastri che un tempo sostenevano gli archi dove, come spiega Ruggero Moncada di Paternò che firma l’allestimento, «in origine si trovavano delle sculture». In un gioco di rimandi e di prospettive multiple, la scansione ritmica dell’architettura, intervallata dalle opere di Consagra, viene colta in un unico abbraccio dall’Orchestra.
Una posizione appartata a sinistra della scena, ma allo stesso tempo visibile da ogni parte della cavea, è riservata al «Piano sospeso bianco» un legno dipinto del 1964, presenza aerea che «buca» l’architettura, dialogando con il paesaggio naturale dominato dal profilo dell’Etna. Un momento di intimità gioiosa è offerto dalla presenza di «Matacubo» del 1985, scultura-seduta in ferro dipinto dov’è possibile riposare guardando l’orizzonte, secondo quell’idea di scultura antimonumentale praticata dall’artista. La mostra, organizzata in collaborazione con l’Archivio Pietro Consagra, è curata da Gabriella Di Milia e Paolo Falcone; promossa dalla Regione Siciliana e dal Parco Archeologico di Naxos Taormina. Catalogo Electa.
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