Scavi clandestini e castelli bombardati

Laura Sudiro |  | Firenze

«Quattro anni fa nessuno si sarebbe immaginato che le manifestazioni popolari di Der’a, nel sud della Siria, potessero trasformarsi in una vera guerra che coinvolge, ogni giorno di più, gruppi che sembrano ormai incontrollabili». Luigi Marino, architetto e docente di restauro archeologico all’Università di Firenze, con la Siria ha un legame particolare. Vi si è recato spesso per lavoro, ha condotto ricerche sui castelli di epoca crociata, i villaggi basaltici dell’Hauran, le «città morte» dell’altopiano centrale, gli impianti idraulici di Hama.

Professor Marino, in Siria continua la guerra e lo scempio dei beni culturali, spesso a sfregio della memoria storica delle diverse fazioni in lotta.
La distruzione del patrimonio architettonico e il furto dei beni asportabili sono una delle caratteristiche ricorrenti nelle guerre moderne, specie quando si tratta di conflitti etnici. Le infrastrutture strategiche, le
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