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Redazione GDA
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Comitato per la salvaguardia della Via Francigena Aosta (a cura di Cristina Morisi)
La Via Francigena fu costruita nell’Alto Medioevo, su vestigia romane, per consentire ai pellegrini di raggiungere Roma dal Nord Europa; sul confine tra Francia e Italia la strada si snoda tra le splendide montagne valdostane, tra bellezze naturali e suggestive testimonianze architettoniche.
Nel 2011, sul tratto tra i comuni di Donnas e Bard, distanti fra loro circa 2 chilometri, si è verificata la caduta di alcune pietre di piccole dimensioni, che ha comportato la temporanea chiusura della via.
I due sindaci hanno giustificato questa azione adducendo generici motivi di pericolosità poiché la strada è classificata «comunale» e, per evitare eventuali responsabilità, hanno atteso un intervento della Regione. Questa non ha dato peso all’incidente, molto frequente in una località di montagna, ma, inspiegabilmente, il collegamento stradale ha continuato a rimanere chiuso per pedoni e automobili e lo è ormai senza un valido motivo da cinque anni.
Dopo non molto tempo, tuttavia, in questa zona così «pericolosa» è stata autorizzata la costruzione di un parcheggio pubblico a più piani.
Quindi, su ordinanza del sindaco di Bard, è stato consentito il passaggio a comando per gli operai e i mezzi d’opera impegnati nel cantiere, e infine è stata chiusa definitivamente la strada. Vi basti sapere, per sottolineare quanto insolito sia questo modo di agire rispetto alla vigente procedura in Valle d’Aosta, che, sulla strada parallela a Bard, la statale 26, è recentemente caduto un grosso masso, ma è stato rimosso in tre settimane senza interrompere il traffico.
Il Comitato per la Salvaguardia della Via Francigena si sta adoperando per salvare il tratto Donnas-Bard tramite una petizione via internet (sul sito change.org) e un appello al Governo nazionale, richiamando l’articolo 9 della Costituzione, con la speranza di permettere a cittadini e turisti di continuare a godere della possibilità di percorrere una via così preziosa per il patrimonio culturale italiano ed europeo che rischia il soffocamento per una valanga. Di cemento.
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