Sargon, il re che comandava alle acque

Dieci eccezionali rilievi rupestri riemergono lungo un antico canale nel Kurdistan iracheno

Il rilievo assiro n. 7 dei dieci scoperti a Faida. Foto Alberto Savioli per LoNAP
Melania Lunazzi |

È una straordinaria scoperta archeologica, il coronamento di sette anni di indagini, ricognizioni e ricerche portate avanti dall’Università degli Studi di Udine in collaborazione con la Direzione delle Antichità di Duhok. A Faida, nel Kurdistan iracheno, nel nord dell’antica Mesopotamia, in un paesaggio minacciato da scavi clandestini e saccheggi e a soli 25 chilometri dalla linea del fronte bellico, territorio conteso tra il governo di Baghdad e la regione autonoma del Kurdistan, la missione guidata da Daniele Morandi Bonacossi e da Hasan Ahmed Qasim ha portato alla luce dieci eccezionali rilievi rupestri di epoca assira (VIII-VII secolo a.C.) scolpiti nella roccia che raffigurano presumibilmente il sovrano assiro Sargon al cospetto di divinità.

Lo straordinario ritrovamento è avvenuto lungo un antico canale di irrigazione, lungo quasi 7 chilometri (e da cui si diramavano altri canali più piccoli)
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