Image

Rosalind Krauss in una fotografia del 1978 ca di Judy Olausen. Foto © Judy Olausen

Image

Rosalind Krauss in una fotografia del 1978 ca di Judy Olausen. Foto © Judy Olausen

Rosalind Krauss madrina del Centro di Ricerca del Castello di Rivoli

Il 21 giugno con una conferenza della studiosa americana si inaugura il nuovo dipartimento guidato da Luca Cerizza

Image

Jenny Dogliani

Leggi i suoi articoli

Rivoli (Torino). Mercoledì 21 giugno alle 17, con la conferenza «Knighthood: The Medium Strikes Back» della critica americana Rosalind Krauss (1941) si inaugurerà il Crri-Centro di Ricerca del Castello di Rivoli, nuovo dipartimento del museo guidato da Luca Cerizza, dedicato a studio e conservazione di materiali d’archivio di artisti, critici, curatori, galleristi e collezionisti italiani attivi dagli anni Sessanta. La Krauss è artefice di una vera e propria rivoluzione della critica d’arte contemporanea e moderna, effettuata mutuando concetti dal pensiero strutturalista e poststrutturalista. Ecco un’anticipazione del suo intervento: «Negli anni Sessanta ero affranta dal modo in cui l’arte concettuale aveva distrutto il principio cardine del modernismo: la necessità di portare avanti il medium linguistico stesso in cui l’artista stava lavorando. Duchamp fu promosso a santo patrono di questa “condizione post-mediale” e Marcel Broodthaers seguiva a breve distanza. L’opera di Broodthaers, intitolata Analyse d’un Tableau, esplorava il quadro ottocentesco Voyage on the North Sea: dalle sue baleniere al mare tempestoso, fotogramma dopo fotogramma. Ogni immagine faceva riferimento a un momento della storia del Modernismo: le onde che s’infrangono dipinte da Courbet, gli achrome lanosi di Manzoni; ogni momento di questa storia superava e sostituiva il suo predecessore, mentre la successione finale si fermava su un fotogramma che rappresentava un tessuto di tela bianca come il monocromo definitivo. La pittura stessa non era mai stata così brillantemente e sinteticamente capita e portata avanti. A partire da questo resoconto, ho eletto Broodthaers il primo dei miei cavalieri ad aderire alla giostra contro l’opprimente posizione post-mediale. Ci sono altri cavalieri che intendo presentare e analizzare al Castello di Rivoli: prima di tutto William Kentridge, seguito da Harun Farocki, Christian Marclay, James Coleman e Sophie Calle».

Alle 18,30, al termine della conferenza, nel teatro del Castello sarà proiettato il film di Giovanni Troilo sul murale lungo 550 metri e alto 10 metri, realizzato da William Kentridge a Roma sulle sponde del Tevere. Per entrambi gli appuntamenti, ingresso gratuito sino a esaurimento posti.

Rosalind Krauss in una fotografia del 1978 ca di Judy Olausen. Foto © Judy Olausen

Jenny Dogliani, 16 giugno 2017 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Un grande e innovativo progetto di segnaletica interattiva divulga e valorizza ulteriormente il patrimonio e la storia dell’antico borgo incastonato nel cuore della ValSeriana. Approfondimenti, informazioni e curiosità raccontati attraverso testi, immagini, audio e videoguide e virtual-tour in un progetto modello per i territori lombardi proiettati verso Milano-Cortina 2026

Quindici formelle realizzate ad affresco su supporti in terracotta con spolveri ottenuti da matrici ricavate da pagine di libri mangiate da tarli e pesciolini d'argento. «Accanto», il nuovo lavoro dell’artista senese entra nelle collezioni del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe nel museo di Santa Croce sull’Arno. A presentarlo una tavola rotonda per riflettere sulla grafica contemporanea e l’utilizzo di materiali della tradizione storico artistica

189 gallerie, straniere per la maggior parte, provenienti da 34 Paesi e quattro continenti. 37 prime partecipazioni e 66 progetti monografici, dislocati nelle consuete sezioni. E anche 11 premi, uno al suo debutto. Ecco i primi numeri della 31ma Artissima, la terza diretta da Luigi Fassi, presentata oggi all’NH Collection Hotel Piazza Carlina a Torino. Una fiera sofisticata, capace di fare ricerca, di approfondire e di scommettere su singole pratiche artistiche e su scenari emergenti per coniugare, attraverso il contenuto, cultura e mercato

Nell’Heydar Aliyev Center, progettato nel 2012 a Baku, in Azerbaijan, da Zaha Hadid per trasformare il Paese in un punto di riferimento per la grande arte contemporanea internazionale, la prima mostra dedicata a uno scultore italiano, con 39 opere delle quali 19 inedite e site specific

Rosalind Krauss madrina del Centro di Ricerca del Castello di Rivoli | Jenny Dogliani

Rosalind Krauss madrina del Centro di Ricerca del Castello di Rivoli | Jenny Dogliani