Roma, trecento anni ai piedi della Piramide Cestia
Una mostra alla Casa di Goethe sul cimitero acattolico romano, uno dei luoghi più amati della città

Roma. Il cimitero per gli stranieri a Roma «ai piedi della Piramide», che è anche il titolo della mostra dal 23 settembre al 13 novembre alla Casa di Goethe, festeggia i suoi 300 anni di storia. È la prima volta che lo si racconta attraverso oltre 40 tra dipinti, disegni e opere grafiche, pur trattandosi ancora oggi di uno dei luoghi più amati e più romantici della città. È «il cimitero più bello e solenne che abbia mai visto» dichiarò il poeta Percy Bysshe Shelley che vi è sepolto insieme a una nutrita schiera di altri «acattolici», diversi colleghi poeti tra cui il romantico John Keats, il «beat» Gregory Corso, gli italiani Dario Bellezza e Amelia Rosselli, August von Goethe, il figlio del poeta, e ancora Carlo Emilio Gadda e Antonio Gramsci, tra i nomi più illustri. In alcuni casi con tombe d’autore firmate da Giovanni Battista Piranesi, con un’antica colonna romana per un baronetto
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