Roma. Sconosciuto ai più, chiuso da novembre 2013, il parco di Villa Aldobrandini ha riaperto dopo i lavori di restauro e messa in sicurezza svolti dalla Sovrintendenza Capitolina insieme al Dipartimento tutela ambientale-Servizio giardini e finanziati da Arcus.

L’antica residenza, costruita dai Vitelli e acquistata da papa Clemente VIII Aldobrandini nel 1600, sorge di fronte ai Mercati di Traiano, tra via Nazionale e via Panisperna, dotata di un giardino sopraelevato che oggi ha reintrodotto specie botaniche un tempo presenti, rinnovato gli arredi e cancellate scritte e graffiti, ripulite e riattivate le fontane, rifatti i sentieri e la pavimentazioni in ciottoli, messi a norma gli affacci, restaurati marmi antichi e basi di statue, recuperati i piccoli padiglioni presenti.
Per la parte archeologica, i lavori di messa in sicurezza di murature e aree a rischio sono ancora in corso.

La Villa è stata dotata di videosorveglianza e allarmi antiintrusione e avrà, per la vigilanza, l’aiuto di un’associazione di volontariato. Peccato per il palazzo e la parte del giardino recintata, assegnati a suo tempo all’Unidroit (Istituto Internazionale per l'Unificazione del Diritto Privato) e oggetto di alcuni restauri in anni non lontani, che rimangono chiusi al pubblico pur avendo un glorioso passato cittadino.