Roma. «Da oltre due anni lavoriamo a un’integrazione vera, funzionale, tra tutti i musei italiani, al di là delle proprietà: statali, civici, religiosi, privati». Così il ministro Dario Franceschini in occasione della firma al Collegio Romano, ieri pomeriggio, dell’accordo di collaborazione tra Mibact e Amei, l’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani. È un altro tassello dalla riforma voluta dal ministro, che punta a creare in Italia un sistema museale veramente integrato che operi a vantaggio di cittadini, viaggiatori, turisti, uniformando gli orari, arricchendo le promozioni, equiparando standard e tutele, facendo sistema sul serio.

Amei, che festeggia i suoi vent’anni di vita, riunisce e coordina oltre 200 dei tanti musei ecclesiastici d’Italia, che rappresentano circa il 20% su un totale di 4.588 musei e istituti simili (dati Istat 2011). Si tratta di una realtà piuttosto ricca e variegata, con 218 musei diocesani, 296 musei parrocchiali, 148 musei di ordini religiosi, 45 tesori della cattedrale, 22 musei dell’opera del duomo, 20 seminari, 19 musei di confraternite, 18 musei di santuari, 15 fondazione di culto e di religione, 12 musei di arte contemporanea sacra e 81 musei di proprietà mista. Tutti insieme, sempre secondo i dati Istat 2011, sfiorano i quattro milioni di visitatori.

L’accordo prevede «azioni programmatiche» volte al miglioramento di gestione e fruizione dei musei ecclesiastici, al potenziamento della loro rete, alla promozione e valorizzazione, all’aggancio al sistema museale nazionale. Si parla anche di sostegno alla tutela e conservazione, e a tale riguardo la presidente di Amei Domenica Primerano chiede esplicitamente al ministro, che si mostra favorevole, l’estensione anche a questi istituti dell’ArtBonus. Il dialogo con i Poli museali regionali sarà sempre più serrato, l’accordo a tutto campo comprende tra l’altro anche la ricerca, il ruolo educativo, sociale e culturale, un allineamento agli standard di qualità nazionali e internazionali, l’incentivazione di strumenti come il crowdfunding e l’implementazione dei database.