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Graffiti nel bunker di Villa Ada

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Graffiti nel bunker di Villa Ada

Roma, il bunker reale di Villa Ada aperto alle visite

Federico Castelli Gattinara

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Roma. Dopo 70 anni di abbandono, incuria, saccheggio dell’attrezzatura originaria, rinasce il bunker reale di Villa Ada, parco urbano tra i più grandi e belli della città, acquistato da Vittorio Emanuele II nel 1872, passato nelle mani del conte Telfener che la chiamò Ada dal nome della moglie, quindi ricomprato da Vittorio Emanuele III nel 1904 che ne fece la sua residenza (Villa Savoia). Fu lui a volere il bunker antiaereo, realizzato probabilmente nel 1940-42 e oggi restaurato dopo sei mesi di lavori, tutti a carico dell’Associazione Roma Sotterranea che lo ha ricevuto in gestione per due anni dalla Sovrintendenza capitolina.

Diversamente dal bunker Torlonia, quello di Villa Ada è sperduto nel verde, a tal punto lontano dalla palazzina reale (350 metri in linea d’aria) che venne concepito per essere raggiunto in macchina e carrozzabile all’interno. Da qui la sua forma insolita, ad anello.
I restauri, partiti a ottobre 2015, non sono stati facili per la mancanza in loco di acqua e di corrente elettrica. Si è proceduti alla pulitura dei muri, alla ricostruzione dei bagni, al ripristino dell’impianto elettrico e al risanamento delle porte blindate (quella d’accesso pesa 12 quintali ad anta, è spessa 20 cm e riempita di cemento) e delle altre parti in metallo, alla creazione di una strada agevole per raggiungerlo.

Il rifugio misura oltre 200 mq, al centro aveva una camera ad alta pressione sul modello tedesco dotata di filtri e di un sistema autonomo di areazione, poi altri ambienti di servizio, due bagni e una scala a chiocciola d’emergenza in travertino che portava direttamente all’aria aperta, nella boscaglia. Su alcune porte ancora si scorgono le guarnizioni di gomma originarie, antigas. Per l’inaugurazione di oggi, in accordo con l’Automobilclub Storico Italiano, vengono esposte alcune auto d’epoca, mentre a partire dall’estate sono previste mostre d’arte e spettacoli. Il bunker dal 26 marzo apre al pubblico, a pagamento, con la possibilità di visite guidate (www.bunkervillaada.it).

Graffiti nel bunker di Villa Ada

Il bunker prima dei restauri

Il bunker di Villa Ada

Il bunker di Villa Ada

Il bunker di Villa Ada

Federico Castelli Gattinara, 24 marzo 2016 | © Riproduzione riservata

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Roma, il bunker reale di Villa Ada aperto alle visite | Federico Castelli Gattinara

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