Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Copia ottocentesca in gesso di un rilievo del II secolo d.C. ritraente Mitra che uccide il Toro

Image

Copia ottocentesca in gesso di un rilievo del II secolo d.C. ritraente Mitra che uccide il Toro

Ritorni dal Kunsthistorisches ad Aquileia

110 reperti provenienti dal museo viennese per i 2.200 anni della colonia romana

Veronica Rodenigo

Leggi i suoi articoli

Si apre l’8 giugno, al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, la mostra «Magnifici Ritorni. Tesori aquileiesi dal Kunsthistorisches Museum di Vienna», organizzata da Fondazione Aquileia, Polo Museale del Friuli e l’istituzione austriaca in occasione delle celebrazioni per i 2.200 anni dalla fondazione dell’antica colonia romana (181 a.C.).

Fino al 20 ottobre 110 reperti ci riportano, attraverso le loro singole vicende, al tempo dell’Impero austro-ungarico e alle dinamiche che condussero molte opere e manufatti aquileiesi a entrare a far parte dell’Imperial Regio Gabinetto Numismatico e delle Antichità di Vienna, nucleo originario del Kunsthistorisches. La nascita di quest’ultimo (1891) seguì quella del Cesareum Museum Aquilejense voluto nel 1882 dal Governo austriaco sulla base del già esistente antiquarium pubblico.

Storie che intrecciano rinvenimenti occasionali, doni illustri e l’azione di funzionari locali, che a fronte del pagamento di un indennizzo avevano cura di trasmettere all’imperiale Gabinetto preziosi manufatti provenienti da terreni privati o già confluiti nelle mani di rivenditori. Tornerà così in museo, per l’occasione, il noto rilievo ritraente Mitra che uccide il Toro (fine del II secolo d.C., presente ad Aquileia solo in una copia ottocentesca in gesso): rinvenuto nel 1888 nei fondi Ritter in località Monastero, fu acquistato dal barone Carlo von Reinelt di Trieste che lo donò all’Imperatore Francesco Giuseppe I.

Insieme a esso, la Patera argentea giunta a Vienna nel 1825 (dono del conte Francesco Leopoldo Cassis Faraone) e la Venere che rimanda all’Afrodite Cnidia di Prassitele, raffigurando la dea completamente nuda. Appositamente restaurata con il sostegno di Fondazione Aquileia, uscirà dopo lunga permanenza dai depositi del museo viennese.

Copia ottocentesca in gesso di un rilievo del II secolo d.C. ritraente Mitra che uccide il Toro

Veronica Rodenigo, 07 giugno 2019 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Dal 9 maggio a Venezia in 16 sale delle Procuratie vecchie restaurate da David Chipperfield una nuova istituzione e un nuovo spazio espositivo 

Alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia 70 opere ripercorrono l’opera dell’artista portoghese in una mostra che è «un momento di riscoperta e celebrazione di una carriera di successo»

I lavori di rinnovamento del museo, avviati nel 2023, a partire dal 7 aprile rendono necessaria la finora evitata chiusura del museo, ma resta accessibile l’androne, uno degli angoli magici di Venezia

Alle Gallerie dell’Accademia di Venezia disegni, dipinti, sculture e stampe da Leonardo a Michelangelo, da Dürer a Giorgione e Tiziano, dimostrano l’attenzione quattrocentesca verso gli studi anatomici per la resa fisica delle figure

Ritorni dal Kunsthistorisches ad Aquileia | Veronica Rodenigo

Ritorni dal Kunsthistorisches ad Aquileia | Veronica Rodenigo