Rinascimento zen

Il Settecento, tra collezionismo e ritratto, e i paraventi giapponesi

Laura Lombardi |  | Firenze

Due mostre dedicate a recenti acquisizioni degli Uffizi offrono lo spunto per significative riflessioni.

All’evoluzione del ritratto settecentesco, nel suo aprirsi a una concezione illuminista, si rivolge «I nipoti del re di Spagna: il ritratto di Federico e Maria Anna di Lorena di Anton Raphael Mengs a Pitti», a cura di Matteo Ceriana a Palazzo Pitti dal 19 settembre al 7 gennaio. Il dipinto di Mengs, risalente al soggiorno fiorentino dell’artista all’inizio degli anni Settanta del Settecento e mai concluso, è posto a confronto, tra l’altro, con un’opera di Johann Zoffany di analogo soggetto. Su un aspetto del collezionismo tra Sei e Settecento è incentrata «Gli Uffizi e il territorio: bozzetti di Luca Giordano e Taddeo Mazzi per due grandi complessi monastici» a cura di Alessandra Griffo e Matilde Simari, agli Uffizi dal 5 settembre al 15 ottobre, che evidenzia il gusto per una pittura
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