Image

Villa di Traiano. Veduta della platea inferiore

Image

Villa di Traiano. Veduta della platea inferiore

Restaurata la Villa di Traiano ad Arcinazzo Romano

Mosaici, affreschi, stucchi dorati nell’area archeologica che inaugura domenica 17 luglio

Federico Castelli Gattinara

Leggi i suoi articoli

Arcinazzo (Rm). La Valle dell’Aniene è ricca di storia romana: città, acquedotti e lussuose ville, basti pensare a quelle di Adriano a Tivoli, di Nerone a Subiaco, di Orazio a Licenza, donata da Mecenate, e di Traiano ad Arcinazzo Romano, quest’ultima oggi tra le meno conosciute. Domenica 17 luglio alle ore 10, al km 30 della via Sublacense, sugli altopiani dei Monti Affilani, saranno presentati i lavori di scavo e restauro dell’area realizzati negli ultimi anni dalla Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale grazie ai fondi messi a disposizione da Arcus (oggi Ales).
Imperatore adottivo di origine iberica, grande e popolare generale che portò l’Impero romano alla sua massima espansione, scelto nel 96 d.C. da Nerva a cui succedette due anni dopo, Traiano si fece costruire una villa di ozio e di caccia a 60 chilometri a est di Roma negli ultimi tre anni del suo governo (114-117). Il complesso edilizio si estendeva per cinque ettari su due platee artificiali alle pendici del monte Altuino (a 900 metri di altitudine), delle quali è stata interamente riportata alla luce quella inferiore, il settore ufficiale e di rappresentanza, mentre quella superiore, indagata soltanto con prospezioni elettromagnetiche, era riservata agli ambienti privati e alle terme. I primi restauri risalgono al Settecento, a Ennio Quirino Visconti, col rinvenimento di marmi poi riutilizzati nelle chiese del territorio. Eccetto piccoli interventi a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso, scavi estesi con campagne annuali si sono avuti solo dal 1999. La ricchezza di mosaici, affreschi e stucchi dorati era degna di una villa imperiale, come si evince dalle decorazioni rimaste nelle sale annesse al grande triclinio con fontana-ninfeo affacciato sul giardino. Notevoli, inoltre, i magnifici pavimenti in marmi colorati africani e greco-orientali oggi restaurati. Una ricostruzione di opus sectile parietale, esempi di arredi, elementi architettonici e altro sono esposti nell’antiquarium interno al sito, mentre le pitture di un intero ambiente, raffiguranti cerimonie solenni e un paesaggio nilotico (ricostruito al Museo civico di Arcinazzo dove poi saranno montati gli originali), saranno mostrate ai visitatori nel laboratorio nel centro storico del paese, dove è a buon punto il restauro della miriade di frammenti ritrovati. L’ottima sinergia tra Comune, gestore del sito, e Soprintendenza ha reso fruibile buona parte dell’area archeologica, ci spiega il funzionario archeologo Zaccaria Mari, che rilancia con richieste al Mibact per attingere ai fondi ordinari e alla Regione Lazio per nuovi scavi alla platea superiore. Il sindaco di Arcinazzo Giacomo Troja ci crede, ricorda i primi finanziamenti ricevuti ai tempi di Veltroni ministro e il bel progetto su «La via degli imperatori», per legare in un unico percorso le grandi rovine della valle dell’Aniene.

Villa di Traiano. Veduta della platea inferiore

Villa di Traiano. Ambienti monumentali della platea inferiore

Villa di Traiano. Triclinio monumentale e ambienti annessi

Villa di Traiano. Pavimento in opus sectile di marmi policromi

Villa di Traiano. Ricostruzione della decorazione pittorica

Federico Castelli Gattinara, 14 luglio 2016 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Tra Foro Romano e Palatino sono stati ritrovati i resti di una lussuosa dimora con una sala per banchetti a forma di grotta e uno straordinario mosaico impreziosito con conchiglie, vetri e tessere blu egizio

Si inizia con l’enigmatico scultore ateniese. Altre due monografiche saranno dedicate a Prassitele e a Skopas

Stéphane Verger nel chiostro di Michelangelo ha fatto eseguire interventi su sette teste di animali antiche (quattro di età adrianea e tre rinascimentali) e ne ha commissionata un’ottava a Elisabetta Benassi

Lo scavo condotto dalla Soprintendenza speciale di Roma ha riportato alla luce strutture in laterizio e un sontuoso apparato decorativo riconducibili a una committenza di altissimo rango, quasi sicuramente imperiale

Restaurata la Villa di Traiano ad Arcinazzo Romano | Federico Castelli Gattinara

Restaurata la Villa di Traiano ad Arcinazzo Romano | Federico Castelli Gattinara