Il 30 marzo 2013 i ladri entravano al Museo Etrusco di Villa Giulia, sfondavano una grande vetrina e rubavano 27 pezzi della cosiddetta collezione Castellani, capolavori di oreficeria di metà ’800 della celebre manifattura che si ispirava, e a volte riutilizzava, antichi reperti greci, etruschi o romani. Dopo tre anni i Carabinieri Tutela Patrimonio Cultura hanno recuperato 23 dei 27 oggetti (quattro di minor valore sono perduti, forse durante la fuga dal museo): collane in oro e pietre preziose, orecchini, spille e pendagli con camei e micromosaici, del valore complessivo di oltre 3 milioni di euro.

Il furto, commissionato da una ricca russa innamorata dei gioielli a un antiquario romano, dopo complesse vicende è stato bloccato dai Carabinieri, con tanto di inseguimento in auto nella notte e lancio in strada di una busta con sette dei pezzi rubati (il resto è stato recuperato in seguito).

È l’ultima operazione condotta dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, che dopo nove anni cede il testimone del coordinamento dei beni culturali alla Procura di Roma a Roberto Cucchiari.