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Reale e neoreale

Federico Castelli Gattinara

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Il maggiore merito di questo volume è quello di essere non solo e non tanto un grande affresco storico e critico di ciò che è stato il movimento del Realismo e Neorealismo dell’arte italiana, ma di far davvero comprendere, per citare il filosofo Elio Franzini in prefazione, che la teoria non si cala dall’alto, «ma si instaura attraverso vie che sono stilistiche, sociali, politiche, culturali, filosofiche, ideologiche, tecniche e critiche»: una varietà, ognuna con la sua verità, che si fa «percorso unitario capace di mostrare che la pittura non è una immagine in generale, bensì una forma essenziale di rappresentazione del reale, in tutta la sua complessità».

Realismo, Neorealismo e altre storie a cura di Emanuela GarroneL’autrice parte dalla definizione e dalla delimitazione temporale, tematico-ideologica e di resa formale del movimento neorealista. Posti i paletti principali, segue in modo sistematico e ben documentato sia gli influssi letterari, in particolare quelli di Pavese, Vittorini e Calvino, sia il ruolo del cinema. Quindi si espande sulla filosofia e la critica nella cultura italiana del dopoguerra e, solo dopo cento pagine, affronta finalmente i problemi della pittura: il Realismo, Renato Guttuso, le riviste, il 1945, Croce e le teorie marxiste dell’arte.

L’ultima parte si concentra sul ruolo tutto nuovo della nascente critica d’arte, in particolare sulle figure di alcuni grandi studiosi quali Ragghianti, Argan, Venturi, Maltese e Brandi, senza tuttavia trascurare le allora giovani leve come Ponente, Arcangeli, Crispolti e altri, o un outsider come Emilio Villa. 

Realismo, Neorealismo e altre storie
a cura di Emanuela Garrone
pp. 320, ill.
Mimesis Editore, Milano-Udine 2016
€ 24,00 

Federico Castelli Gattinara, 20 settembre 2016 | © Riproduzione riservata

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