Quando il mosaico di Alessandro cadde da un carro trainato dai buoi

Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli a maggio apriranno quattro nuovi laboratori di restauro

Il mosaico di Alessandro a pavimento nella Sala della Flora del Museo di Napoli, 1886-1900
Carlo Avvisati |

Ferrara. Paolo Giulierini, direttore del Mann e l’archeologa Luigia Melillo, responsabile del Laboratorio di Restauro del Museo napoletano, hanno presentato a Ferrara al XXIV Salone dell’economia, della conservazione delle tecnologie e della valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali documenti inediti sul distacco e il trasporto del «Gran Musaico Pompeiano» (di 5,82x3,13 m, oltre un milione di tessere) di Alessandro il Grande alla battaglia di Isso, dalla casa del Fauno a Pompei, dov'era stato rinvenuto nel 1831, al Real Museo Borbonico nel Palazzo degli Studi di Napoli, come nell'Ottocento si chiamava l’attuale Museo Archeologico Nazionale napoletano.

Si tratta di una relazione, inviata a Ferdinando di Borbone, tramite il ministro dell'Interno Nicola Santangelo,  dal mosaicista romano Vincenzo Raffaelli, direttore dei «musaici del Vaticano», sullo stato di conservazione dell’opera e sulla
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© Riproduzione riservata Il grande mosaico di Alessandro oggi al Mann La cassa contenente il mosaico sollevata per essere trasferita in un'altra sala del museo di Napoli (1916)
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