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Poveri ma belli

Fino al 29 gennaio il Museo Ettore Fico presenta «Realismo, neorealismo e realtà. Fotografie in Italia 1932-1968», una trilogia di mostre, di durata triennale, dedicata a una delle più importanti collezioni private di fotografia vintage del territorio: quella di Guido Bertero

Il primo episodio del progetto, intitolato «La fotografia Neorealista. Trasmigrazioni dalla realtà rurale alla nuova prospettiva metropolitana», racconta una storia dell’Italia attraverso le fotografie scattate tra il 1945 e il 1968 da una lunga lista di autori italiani e internazionali, dai grandi autori ai paparazzi, le cui opere fanno parte del fondo di oltre 1.500 fotografie costruito dal collezionista torinese a partire dalla fine degli anni Novanta.

La mostra, a cura di Andrea Busto, propone un percorso di rilievo storico e artistico attraverso i cambiamenti epocali che hanno marcato l’Italia dal secondo dopoguerra al Sessantotto, tra flussi migratori, trasformazioni urbanistiche, boom economico, epocali cambiamenti sociali, culturali e di costume. «Paisà», «Il futuro ha un cuore antico», «Giorni di gloria», «Il cammino della speranza», «Viaggio in Italia», «I vinti», «I bambini ci guardano», «Poveri ma belli», «Cinecittà», «Miseria e nobiltà»: il percorso è suddiviso in dieci sezioni tematiche dai titoli evocativi, ricchi di riferimenti cinematografici e letterari.

Protagonista e filo conduttore della mostra è infatti il linguaggio neorealista, che nel cinema così come nella fotografia (si pensi a Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, Pietro Germi, Renato Castellani, Luchino Visconti, Alberto Lattuada, e a fotografi come Mario De Biasi e Nino Migliori) ha contribuito più di ogni altro alla formazione del carattere e dell’identità del Paese nell’immaginario collettivo internazionale. Dal Nord al Sud, tra i braccianti di Fosco Maraini e i minatori di Federico Patellani, dall’Emilia di Nino Migliori alla Puglia di Mario Giacomelli e la Sicilia di Enzo Sellerio: sono 261 le opere in mostra, tutte riprodotte nel catalogo (Silvana Editoriale), corredato da un saggio di Roberta Valtorta. Una conversazione tra Enrica Viganò e Guido Bertero chiarisce infine motivazioni e scelte alla base di una collezione di fotografia tra le più vaste e importanti in Europa.

Ilaria Speri, 09 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

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Poveri ma belli | Ilaria Speri

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