Image

Pesci disarmati

Curato da Ilaria Gianni e promosso dalla Nomas Foundation, il nuovo progetto di Alfredo Pirri «I pesci non portano fucili», omaggio all’opera di The Divine Invasion di Philip K. Dick (1981), mette in gioco la ricerca interdisciplinare di Pirri, dalle arti visive all’architettura e al teatro, che lega insieme diversi luoghi della città: «Mi interessa mostrare, dichiara l’artista, in maniera non cronologica ma logica, alcune opere dal 1983 a oggi, evidenziando tramite forme abbozzate, progetti e quanto ha guidato e segna il mio lavoro».

Impostato su un periodo di oltre sei mesi, il progetto si incardina su un rapporto interattivo con il pubblico. Prende avvio nel nuovo studio di Pirri  in viale dei Consoli 73 che ha ridisegnato architettonicamente e ha dotato di tavoli, cassettiere, postazioni video atti a conservare e mostrare l’archivio personale, strumenti di creazione del suo lavoro (dagli schizzi per opere permanenti a mostre personali, fino ai disegni per lo spettacolo «Eneide», musicato dai Liftiba nel 1983) e una saletta cinema per video realizzati negli anni Ottanta.

Fino al 25 gennaio Pirri trasforma la Nomas Foundation in uno studio-laboratorio in cui crea un’opera concepita come un’approfondita riflessione sui concetti di tempo e di memoria dell’immagine, e che nella primavera 2017 confluirà in una retrospettiva al Macro Testaccio. Infine al MaXXI si terrà, con lo staff della rivista «Domus» un convegno su arte e architettura.

Redazione GDA, 08 dicembre 2016 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Al MoMA la retrospettiva della pioniera della performance che si vorrebbe rivedere più volte

Documenti dell’Archivio di Stato di Ancona li rappresentano nel contesto storico del regime fascista

La seconda puntata di una corrispondenza sui motivi che ci spingono a visitare i luoghi dell’arte

Le due importanti città-stato etrusche sono gemellate idealmente da ieri

Pesci disarmati | Redazione GDA

Pesci disarmati | Redazione GDA