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Per Szeemann allestire era amare

Micaela Deiana

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Il saggio di Ambra Stazzone nasconde, dietro una scrittura svelta e fresca, una genesi lunga trent’anni, fatta di viaggi in Canton Ticino, lunghe giornate di catalogazione, appunti in archivio e lavoro al fianco di Harald Szeemann, colui che con la sua attività e il suo metodo ha modellato il ruolo del curatore così come lo intendiamo oggi. Il libro ricostruisce le mostre che ne hanno segnato la carriera e, attraverso questa breve cronistoria, tocca le tematiche centrali della sua pratica, ponendosi come un’affidabile guida per un primo avvicinamento all’ampia produzione szeemanniana. La ricostruzione ben evidenzia l’attualità delle intuizioni lasciateci da questa figura mitologica, frutto di un fortunato intreccio di utopia, idealismo e dura pratica quotidiana: il museo come laboratorio, la mostra come luogo del «matrimonio spirituale fra opera e spazio», la ricerca di un dialogo intimo, intuitivo prima che intellettuale, con lo spettatore. Fuori dai canoni della storia dell’arte, Szeemann propone ossessioni, le proprie e quelli degli artisti, nei confronti dei quali si pone come compagno di strada (interrogato sull’intesa con Joseph Beuys, risponde con un semplice quanto significativo «siamo stati contemporanei»). Tutte le sue mostre sono segnate da una forte autorialità, anche a costo di scontri, come quello con l’artista Daniel Buren in occasione di documenta 5 nel 1972. La storia ha confermato la forza di questo modello curatoriale e la sua opera più celebre, «When Attitudes Become Form», realizzata alla Kunsthalle di Berna nel 1969 è stato protagonista di due remake: un primo, più creativo, a cura di Jens Hoffmann al CCA Wattis Institute di San Francisco nel 2012 e un secondo, dai toni decisamente più celebrativi, a cura di Germano Celant presso Ca’ Corner della Regina, a Venezia, nel 2013. Una carica sperimentale inesauribile e Ambra Stazzone, con il racconto della sua esperienza di studi a fianco del grande curatore, ce ne restituisce una panoramica viva e stimolante.

Harald Szeemann. L’arte di creare mostre, di Ambra Stazzone, postfazione di Giacinto di Pietrantonio, 180 pp., ill. b/n, Fausto Lupetti Editore, Bologna 2014, € 14,50

Micaela Deiana, 12 febbraio 2015 | © Riproduzione riservata

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