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Passeggiata sonora

Federico Florian

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Susan Philipsz, nata a Glasgow nel 1965, è una scultrice sui generis. Anziché la creta o l’argilla ciò che modella è il suono; non si serve di spatole o scapelli: la voce è il suo strumento di lavoro prediletto.

Interessata alle potenzialità scultoree delle onde sonore, ha raggiunto la notorietà attraverso installazioni effimere eppure immersive, nelle quali aree urbane accuratamente selezionate divengono contenitori di melodie interpretate a cappella dall’artista stessa. Punto di partenza è il repertorio di canzoni di origine colta e popolare, legate a un luogo specifico e a un tempo determinato. Vincitrice del Turner Prize nel 2010 con «Lowlands» (per cui installò sotto tre ponti del centro di Glasgow registrazioni della propria voce mentre intonava un lamento popolare scozzese) e attualmente invitata alla Biennale di Istanbul (cfr. il servizio in questo numero di «Vernissage»), la Philipsz ha concepito per Genova un elaborato dispositivo sonoro sparso per le strade della città. «Follow Me», dal 10 settembre al 10 ottobre, invita il visitatore a seguire il canto dell’artista tra le maglie dell’ingarbugliato centro storico genovese, in un percorso che prende il via nel cortile di Palazzo Ducale per proseguire tra i caruggi e i Palazzi di via Garibaldi, fino al parco di Villa Croce.

La mostra, la sua prima personale in Italia (a cura di Ilaria Bonacossa e Paola Nicolin), include sei installazioni sonore realizzate tra il 1999 e il 2011, insieme a una nuova produzione, concepita appositamente per gli spazi di Villa Croce. «Elettra», questo è il titolo del nuovo lavoro della Philipsz,  prende il nome dalla nave-laboratorio galleggiante di Guglielmo Marconi, i cui frammenti sono ora conservati in diversi musei e istituzioni scientifiche italiani.

L’opera, un’installazione audio multicanale in cui l’artista sperimenta per la prima volta la registrazione subacquea, evoca la burrascosa vicenda dello yacht e il mondo invisibile (e silenzioso) che giace sotto la superficie marina.

Federico Florian, 24 agosto 2015 | © Riproduzione riservata

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