Image

Una delle immagini promozionali di Paris Internationale

Image

Una delle immagini promozionali di Paris Internationale

Parigi, le gallerie giovani nel parcheggio di Sartre. Con Gucci

La terza edizione della fiera Paris Internationale si terrà dal 18 al 22 ottobre nell'ex sede storica del quotidiano «Libération»

Luana De Micco

Leggi i suoi articoli

Parigi. Avrà Gucci come partner ufficiale Paris Internationale, la giovane rassegna d’arte che si tiene dal 18 al 22 ottobre, nei giorni più effervescenti dell’anno per l’arte contemporanea a Parigi, con la Fiac-Foire d’art contemporain e tanti altri appuntamenti che ogni anno attirano centinaia di collezionisti a appassionati d’arte da tutto il mondo. La maison fiorentina, che appartiene al gruppo di lusso Kering del miliardario François Pinault, conferma dunque il suo impegno «a sostegno di una nuova generazione di artisti, si legge in una nota diffusa oggi, le cui opere devono poter contare su nuove forme di sponsorizzazione per emergere ed affermarsi».
Paris Internationale, alla sua terza edizione, è nata nel 2015 su iniziativa di cinque gallerie emergenti parigine - Crèvecoeur, High Art, Antoine Levi, Sultana e Gregor Staiger - specializzate nell’arte contemporanea e con lo scopo ben preciso di sostenere l’espressione delle nuove forme d’arte.
Quest’anno la rassegna accoglierà 55 gallerie e sette spazi-progetto provenienti da 17 Paesi. Nella lista degli espositori figurano anche tre italiani: SpazioA di Pistoia, Federico Vavassori di Milano e Norma Mangione di Torino. Per questa edizione gli organizzatori voltano la pagina dello chic d’antan dell’avenue de Iéna e delle sue dimore aristocratiche per il quartiere più dinamico e giovane della place de la République. Una scelta che sembra più in linea con l’immagine di una rassegna che si vuole «lontana dall’organizzazione rigida delle fiere tradizionali». Gli stand delle gallerie saranno allestiti infatti nei locali sorprendenti, in rue Béranger, della ex sede «storica» di «Libération», il quotidiano della gauche francese fondato da Jean-Paul Sartre nel 1973, la cui redazione si è trasferita altrove un paio di anni fa. Un edificio, nato come parcheggio a più livelli, soprannominato «la vis», «la vite», per la rampa a spirale centrale che sale per otto piani fino ad una terrazza con vista a 360 gradi su tutta Parigi. Sono attesi 15mila visitatori.

Una delle immagini promozionali di Paris Internationale

Luana De Micco, 03 ottobre 2017 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Il mosaico ritrovato nel centro della cittadina francese è lo spunto per approfondire il mito dell’eroe omerico

A cinque anni dall’incendio anche i 22 dipinti monumentali della Cattedrale sono stati recuperati e fino al 21 luglio si possono vedere da vicino

Si chiama Neom la megalopoli futuristica, dal costo di 500 miliardi di dollari e dalle dimensioni gigantesche di una catena montuosa. Utilizzerà energie rinnovabili «a zero emissioni», ma persino i francesi contestano a Edf, partner connazionale, il fatto che il progetto sia disumano e insostenibile

Opere in ceramica che rappresentano bizzarre creature ibride, tra uomo, animale ed elementi naturali arricchiscono il suggestivo percorso espositivo nella galleria Perrotin

Parigi, le gallerie giovani nel parcheggio di Sartre. Con Gucci | Luana De Micco

Parigi, le gallerie giovani nel parcheggio di Sartre. Con Gucci | Luana De Micco