«Brash Ice» (2010) di Philip Samartzis © l'artista

Image

«Brash Ice» (2010) di Philip Samartzis © l'artista

Palazzo delle Albere ospita una mostra sempre in fieri

Creare una nuova consapevolezza e immaginare modi di esistenza diversi è l’obiettivo della collettiva trentina curata dall’artista Stefano Cagol

L’artista trentino Stefano Cagol è l’ideatore e il curatore del progetto annuale «We are the Flood, noi siamo il diluvio» promosso dal Muse, Museo delle Scienze di Trento, e ospitato a Palazzo delle Albere di Trento. Il progetto ha le forme di una «piattaforma liquida», ossia in continuo movimento e trasformazione, e durerà per tutto il 2022.

«Liquida – spiega il curatore - perché la mostra continuerà a cambiare, mentre il programma comprende anche una masterclass estiva, un ciclo di incontri e altri appuntamenti. Ma la parola contiene anche il riferimento al diluvio che rappresentiamo rispetto al pianeta che stiamo trasformando irreversibilmente. Lo scopo è quello, aggiunge, di creare una nuova consapevolezza e immaginare modi di esistenza diversi».

Sei sono gli artisti provenienti da vari Paesi del mondo per la prima mostra inaugurata in una sala al piano terra, a ingresso libero, di Palazzo delle Albere (fino al 29 maggio): oltre alle nove installazioni, la maggior parte delle quali in Italia per la prima volta, scelte dal curatore per la loro capacità di tradurre i temi ambientali in un linguaggio immediato ed evocativo, sono disponibili diverse pubblicazioni sul tema del cambiamento e della crisi climatica.

«Una mostra-non mostra», come la definisce Cagol, in continua evoluzione, con altri artisti, anche under 35, che saranno via via coinvolti attraverso l’open call aperta fino al 15 maggio. A firmare le installazioni sono Eugenio Ampudia (Spagna 1958), Nezaket Ekici (Turchia/Germania, 1970), Elena Lavellés (Spagna, 1981), Shahar Marcus (Israele, 1971), Hans Op de Beeck (Belgio, 1969) e Philip Samartzis (Australia, 1963).

«Artisti, spiega ancora Cagol, che spaziano nei campi della video arte, l’ecoacustica e la performance art, portandoci dagli iceberg e il ghiaccio frammentato dell’Antartide al deserto del Negev, dall’acqua al fuoco, fino a un ipnotico oro nero, fatto di petrolio, oro e carbone, le tre preziose sostanze che rappresentano il potere e scatenano i conflitti».

«Il progetto, specificano il curatore e Carlo Maiolini, referente della programmazione Science & Humanities di Palazzo delle Albere, nasce dalle urgenze attuali e dall’esigenza irrinunciabile di sondare e decodificare attraverso l’arte contemporanea tematiche ecologiche, climatiche e sanitarie sempre più complesse. L’interpretazione artistica diviene un tramite ideale per affrontarle, distillarle e renderle recepibili anche a un pubblico di non esperti, per dare forma a una “co-scienza” dove quel prefisso significa proprio con, insieme». La prossima esposizione, con gli artisti selezionati nella nuova «ondata», sarà inaugurata il 5 giugno.

«Brash Ice» (2010) di Philip Samartzis © l'artista

«Still Burning» (2010) di Shahar Marcus © l'artista

Camilla Bertoni, 14 aprile 2022 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Nasce dalla donazione di 17 opere la retrospettiva a Ca’ Pesaro su «l’uomo che cambiò il corso della pubblicità italiana del dopoguerra» 

Il restauro delle pietre che rivestono la piazza veneziana ha portato alla luce muri, livelli pavimentali e una sepoltura con resti umani, riconducibili a uno degli edifici di culto più antichi della città, la Chiesa altomedievale di San Geminiano che nei secoli successivi fu spostata e poi abbattuta per completare l’ala napoleonica

Una campagna fotografica, quattro volumi, una mostra, un allestimento permanente: nel Museo Gypsotheca di Possagno trentadue scatti in bianco e nero di grande formato  del fotografo campano interpretano i gessi del grande scultore neoclassico

Nel veneziano Palazzo Franchetti una trentina di opere di varie epoche selezionate dalla curatrice Carolina Pasti con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza sul cancro al seno a un pubblico più ampio

Palazzo delle Albere ospita una mostra sempre in fieri | Camilla Bertoni

Palazzo delle Albere ospita una mostra sempre in fieri | Camilla Bertoni