Redazione GDA
Leggi i suoi articoliTorino. Le colline a vigneto delle Langhe e del Monferrato; i magnifici panorami alpini; duecento laghi; dodici «tenimenti», ovvero i latifondi istituiti nel Medioevo dall’Ordine Mauriziano (a cui fanno capo, tra l’altro, Stupinigi e l’Abbazia di Staffarda). Sono alcuni dei paesaggi e luoghi individuati come elementi dell’identità del Piemonte nel Piano paesaggistico regionale che il presidente della Regione Sergio Chiamparino ha firmato a Roma con il ministro Dario Franceschini il 14 marzo scorso, in occasione della prima Giornata nazionale del Paesaggio destinata a diventare un appuntamento annuale.
Dunque anche il Piemonte ha il suo piano frutto di una lunga condivisione con il Ministero. Lo prescrive il Codice dei Beni culturali eppure, dal 2008, solo altre due Regioni lo hanno già adottato: la Puglia e la Toscana (cfr. n. 353, mag. ’15, p. 5). Dal Mibact vogliono «pensare positivo» e stimano che, tempo un anno, anche Friuli Venezia Giulia, Lazio e Umbria potrebbero approdare alla firma, eppure il ritardo delle Regioni è palese. Il motivo, non dichiarato, è che forze politiche e interessi locali sanno che questi atti possono imporre vincoli che le classiche varianti ai piani regolatori permettono spesso di eludere. Il perché lo riassume Giovanni Paludi, architetto, vicedirettore della Direzione della Regione che ha seguito passo passo il documento piemontese: «Nei piani paesaggistici approvati con il Mibact la parte prescrittiva prevale nell’intera regione. E i Comuni dovranno mediare con il nostro piano che tende a tutelare in misura molto forte le aree libere». Il documento, che deve essere approvato dal Consiglio regionale, è stato elaborato dal 2008, attraversando quindi due giunte di centrosinistra e una, nel mezzo, a guida leghista. I tecnici hanno recepito oltre 1.300 «osservazioni» da amministrazioni e associazioni. In 700 pagine la mappa evidenzia 2.060 elementi di rilievo paesaggistico, includendo 500 nuclei alpini, più di 760 parchi e ville, 2.500 chilometri di percorsi panoramici, 106 parchi.
Articoli correlati:
Il Piemonte protegge i suoi paesaggi
In Italia il paesaggio si fa piano piano. Toscana e Puglia le prime
La Toscana salva il suo paesaggio
Articoli precedenti
Al MoMA la retrospettiva della pioniera della performance che si vorrebbe rivedere più volte
Documenti dell’Archivio di Stato di Ancona li rappresentano nel contesto storico del regime fascista
Le due importanti città-stato etrusche sono gemellate idealmente da ieri
La nuova mostra dell’artista canadese negli spazi di Basement Roma trasforma lo spettatore in un «personaggio giocante» di un videogame