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Nuova vita per il Valle

Federico Castelli Gattinara

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Vexata quaestio che si trascina da anni quella del Teatro Valle, il più antico della città (1727), con un’occupazione che è stata davvero «una pratica politica collettiva, un gesto di riappropriazione che istituisce uno spazio pubblico di parola» come si legge sul sito teatrovalleoccupato.it. Occupazione iniziata il 14 giugno 2011 e nota per lunghezza (1.151 giorni), determinazione e vitalità.

A cinque anni esatti, il 14 giugno è stato firmato il passaggio di proprietà dal Demanio statale al Comune di Roma, con un piano di restauro e valorizzazione per 3 milioni di euro, metà a carico del Mibact e metà del Comune, gestiti dalla Sovrintendenza capitolina. I soldi serviranno sia ad adeguare il palcoscenico, tutti gli impianti (elettrico, di sicurezza, antincendio ecc.), le vie di fuga, i percorsi di accessibilità e il sistema d’illuminazione, sia al restauro vero e proprio: rilievo dell’edificio, impermeabilizzazione delle coperture e restauro della facciata principale di Giuseppe Valadier.

Federico Castelli Gattinara, 08 agosto 2016 | © Riproduzione riservata

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