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Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliIn occasione della 63ma edizione del Ravello Festival, è allestita una retrospettiva dedicata ad Augusto Perez e curata da Flavio Arensi. Le opere, per la maggiore parte sculture monumentali, sono collocate sino al 5 settembre a Villa Rufolo e sulla terrazza dell’Auditorium Oscar Niemeyer. Nato a Messina nel 1929 e formatosi a Napoli (dove muore nel 2000), nel capoluogo campano ha insegnato scultura all’Accademia di Belle Arti. La mostra si presenta come una grande installazione all’aperto di 27 sculture di grandi dimensioni, con cui viene ricostruita l’attività di Perez dagli anni ’60 alle opere più recenti. Tra i lavori più suggestivi, la serie dei ritratti di Luigi XIV, la grande scultura «Terrae Motus», realizzata per Lucio Amelio all’indomani del terremoto del 1980 e la monumentale «Crocifissione» (nella foto, allestita nella Cappella della villa secondo modalità indicate dall’artista e mai realizzate in precedenza). Da vedere anche la serie degli «Ermafroditi», il ciclo completa del «Circo», in cui l’autore lavora al tema dell’equilibrio, le «Meridiane» (riflessione sul tempo) e la grande porta «Notte», collocata nei giardini della torre. L’esposizione è prodotta dalla Fondazione Tramontano Arte di Napoli ed è realizzata in collaborazione con la Fondazione Materima di Casalbeltrame.
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