Niente golf, le Octagon Earthworks candidate Unesco

L’insediamento dei Nativi americani, paragonato per importanza archeologica a Stonehenge e a Machu Picchu, avrà l’opportunità di diventare Patrimonio dell’Umanità

L’Octagon Earthworks a Newark, Ohio, sarà convertito da campo da golf a parco pubblico
Gabriella Angeleti |

Il campo da golf che a Newark nello Stato dell’Ohio circonda un insediamento dei Nativi americani (paragonato per importanza archeologica a Stonehenge e a Machu Picchu), dovrà cedere il suo contratto di locazione. Lo ha deciso una sentenza del tribunale, tesa a sostenere la candidatura del sito per l’ingresso nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Le Octagon Earthworks di Newark in Ohio sono uno degli otto complessi noti come Hopewell Ceremonial Earthworks, che comprendono tumuli di terra costruiti circa 2mila anni fa (100 a.C.-300 d.C.) dall’antica cultura Hopewell. Si ritiene che le Octagon Earthworks servissero da osservatorio lunare e costituiscono il più esteso sito sopravvissuto di questa cultura.

L’area è stata utilizzata come accampamento militare prima di essere affittata nel 1910 all’organizzazione Mound Builders Country Club che, nonostante le polemiche sull’utilizzo inappropriato del sito, inserito nel 1964 nel Registro nazionale dei luoghi storici degli Stati Uniti, ha realizzato un campo da golf a 18 buche sulla proprietà e da allora si occupa della sua manutenzione.

La sentenza del tribunale impone all’organizzazione, il cui contratto d’affitto scadeva nel 2078, di accettare un pagamento dallo Stato dell’Ohio e di liberare l’area, rendendo così il sito disponibile al pubblico come richiesto dall’Unesco.

L’organizzazione non profit Ohio History Connection, che è impegnata nel preservare il patrimonio culturale dello Stato e che ha promosso la candidatura Unesco di questo e di altri due siti lo scorso marzo, nel 2018 offriva 800mila dollari per acquistare la proprietà, raddoppiando poi la sua offerta a 1,7 milioni dopo una corretta valutazione.

Il pagamento sarà deciso da un tribunale di secondo grado, ma la proprietà del golf club dal canto suo chiede 12 milioni di dollari, sostenendo che non le è stato offerto un compenso per trasferire la sua attività e che la fine del contratto di locazione non è necessaria per rendere il sito disponibile al pubblico.

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