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New entries: Bertolami a Roma

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Redazione GDA

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Giuseppe Bertolami, amministratore unico di Bertolami Fine Arts, annuncia nuovi sviluppi per la casa d’aste avviata nel 2011 trattando monete e medaglie e antichità, tuttora lo zoccolo duro dell’azienda. In seguito ha aperto anche all’arte e ai gioielli, aggiungendo le sedi di Londra e Monaco, fino a ottenere un’impresa che organizza mostre e iniziative anche per conto terzi.

A Roma l’1 e 2 dicembre saranno messi all’incanto trecento lotti, per la maggior parte databili alla prima metà del Novecento. Spicca un cartone, «Astrazione» (1918), eseguito dal romano Julius Evola (38-45mila euro), filosofo, scrittore e pittore tra Dadaismo e Futurismo. Esposto per la prima volta da Bragaglia a Roma nel 1920, si colloca nella fase stilistica definita Astrattismo mistico. Saranno proposti oli dei futuristi siciliani Pippo Rizzo, Giulio D’Anna e Vittorio Corona (da 3 a 10mila euro). Un altro gruppo apprezzabile riguarda opere collezionate da Libero de Libero, poeta e figura di spicco nella Roma artistica degli anni Trenta. Si sottolineano i ritratti realizzati da Orfeo Tamburi, Franco Gentilini e Antonio Scordia dopo la guerra, e opere di Renato Guttuso, Fausto Pirandello, Mario Mafai, Giulio Turcato e Toti Scialoja. Infine del poliedrico Duilio Cambellotti ci saranno sculture, vasi, un dipinto, opere grafiche, tra cui dodici chine sul tema dei mesi (7-8mila euro). 

Dottor Bertolami, quali progetti ha per la sua azienda nel prossimo triennio?
Nel 2017 avvieremo un’attività di brokeraggio con l’obiettivo di garantire la vendita alle migliori condizioni dei beni conferiti. D’accordo con gli affidatari, offriremo un servizio di ricerca capillare e gestione della vendita sul mercato internazionale dell’arte.

Può esemplificare il vostro crescente interesse nel legare il mercato con la cultura?
Da gennaio organizzeremo tre progetti espositivi, cominciando da una mostra sull’arte programmata a Roma negli anni Sessanta e Settanta. Stiamo offrendo conferenze, corsi tenuti da specialisti, piccoli concerti. Infine sta partendo un progetto di editoria digitale (ebook), rivolto agli studiosi.

Redazione GDA, 11 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

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