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Nessun effetto Brexit: Londra tiene

Ermanno Rivetti

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Le aste serali tematiche hanno avuto esiti soddisfacenti, anche se il catalogo di Sotheby’s era più debole. «Lot e le figlie» di Rubens (52,7 milioni) è ora il dipinto antico più caro venduto da Christie’s  

La settimana londinese dedicata all’arte antica, evento con cui il mercato si congeda prima della pausa estiva, ha fatto registrare alcuni promettenti risultati nelle aste serali, con numerosi record d’artista battuti per opere notevoli, anche se da Sotheby’s le offerte non sono state esaltanti. 

Ha iniziato per prima proprio Sotheby’s, il 6 luglio, con una vendita di 43 lotti con una stima preasta compresa tra 24 e 36,7 milioni di euro. Il totale della serata è stato deludente: 19,4 milioni diritti compresi, con una percentuale di venduto del 65%. Alex Bell, responsabile internazionale del dipartimento di pittura antica, ha dichiarato «è un’epoca bizzarra», riferendosi all’atmosfera del post Brexit. Nonostante il modesto totale, la vendita ha richiamato offerte da più Paesi rispetto alla stessa asta dello scorso anno. 

La vendita ha stabilito otto record d’artista, per Jean-Etienne Liotard, Marten van Cleve il Vecchio, Niccolò di ser Sozzo, Pacino di Bonaguida, Barthel Beham, Louis-Gabriel Blanchet, Dominic Serres e per una natura morta di Jan Brueghel il Vecchio. 

Il mercante di antichi maestri olandesi Johnny Van Haeften si è assicurato «Ballo di nozze all’aperto» di Van Cleve il Vecchio (dipinto dopo il 1570) per la cifra record di 1,24 milioni di euro diritti compresi; stime 120-180mila), mentre il nostro Fabrizio Moretti ha acquistato un’opera piuttosto sottovalutata dell’artista rinascimentale fiorentino Pacino di Bonaguida, «Il miracolo della tomba di san Proculo» (1315-20), per 500mila euro, contro stime da 60 a 80mila.

Il lotto di copertina, «Giovane olandese a colazione» di Jean-Étienne Liotard (1755-56), è stato venduto con una singola offerta per 5,17 milioni di euro: forse non la più eccitante battaglia di offerte (stime da 4,7 a 7 milioni), ma comunque più di tre volte il precedente record. Il mercante londinese Lowell Libson l’ha acquistato per conto di un’istituzione nordeuropea non meglio specificata.

Il 7 luglio Christie’s ha raggiunto un più incoraggiante totale di 76,9 milioni di euro con i diritti, contro stime di 42,8-64,5 milioni, con il 77% dei lotti venduti, ovvero 33 su 43. In generale l’atmosfera era più vivace e molti lotti hanno goduto di prolungate offerte da Usa, Europa e Asia. 

Un compratore, collegato al telefono con Francis Outred, il responsabile per l’arte del dopoguerra e contemporanea europea (i suoi clienti comprano in genere quella categoria), ha fatto grandi acquisti di pittura antica, assicurandosi non solo «Lot e le figlie» di Pieter Paul Rubens (1613-14) per 52,7 milioni di euro diritti compresi (stime da 23 a 35): un record assoluto per qualsiasi dipinto antico venduto da Christie’s, ma anche la serie delle «Quattro stagioni» di Pieter Brueghel il Giovane (datata 1624, l’ultimo set completo ancora in mani private) per 7,6 milioni di euro (stime 3,5-5,9) e «Il pagamento delle decime» (1615-17 ca) dello stesso autore per 596mila euro; stime 350-470mila. Il Rubens è stato oggetto di una gara di rilanci di 15 minuti culminate con Outred, al telefono, che si è aggiudicato il lotto contro Rebecca Wei della casa d’aste, sempre al telefono, e il mercante newyorkese Bob Haboldt in sala. 

La casa d’aste ha stabilito record anche per David Teniers il Vecchio, Bernardino Luini e Donato Creti. «Le ultime quattro settimane londinesi sono state molto importanti per il mercato nel suo complesso: si è stabilizzato e ora sappiamo che prezzi applicare», ha detto il banditore Jussi Pylkkanen dopo la vendita.

«La vendita di Sotheby’s aveva alcune belle cose, ma un grande Liotard non gode del richiamo globale di grandi nomi come Rubens e Brueghel. Sembra che Christie’s sia stata capace di attrarre offerte internazionali più consistenti e la sua vendita è certamente piaciuta a offerenti del settore contemporaneo», dice il consulente Hugo Nathan, uno dei direttori della Beaumont Nathan Art Advisory. Intanto, gli autoritratti sembrano andare di moda quest’anno: Bonhams ha venduto il più vecchio autoritratto conosciuto di William Dobson (1635-40) per 1,29 milioni di euro (stime 240-360mila) a un collezionista privato inglese a inizio settimana.

Ermanno Rivetti, 06 settembre 2016 | © Riproduzione riservata

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