Una delle sale del Museo delle Navi Romane di Nemi

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Una delle sale del Museo delle Navi Romane di Nemi

Nemi, nuovi percorsi tra le navi romane

Federico Castelli Gattinara

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Nemi (Roma). Per ArtCity, il progetto culturale estivo del Polo Museale del Lazio, il 5 agosto sono stati inaugurati i nuovi percorsi del Museo delle Navi Romane, primo caso in Italia, e forse in Europa, di architettura costruita in funzione del contenuto: le due navi-palazzo di Caligola lunghe oltre 70 metri ripescate nel lago a cavallo tra gli anni Venti e Trenta.
L’edificio, firmato da Vittorio Ballio Morpurgo, ricorda un antico arsenale pontificio, con due grandi vani affiancati (6.400 metri quadrati). Nel maggio del 1944 fu incendiato dai tedeschi, le navi distrutte, mentre si salvarono i reperti più preziosi trasferiti l’anno prima a Roma. Nel 1953 il museo riaprì con modelli in scala 1:5, dieci anni dopo nuova chiusura e nel 1988 la riapertura definitiva.
L’ultimo riallestimento risale a quattro anni fa, con importanti recuperi dalla villa di Caligola; novità anche dalle altre ville imperiali della zona e dal santuario di Diana Nemorense, stipi votive dai Castelli romani.
Il progetto attuale, firmato dall’architetto Gabriella Musto, direttrice del Vittoriano, è in linea con la valorizzazione anche dei contenitori museali (in questo caso seriamente manomesso) perseguita dal Polo e dalla sua direttrice Edith Gabrielli. Il progetto è intervenuto sia sui fenomeni di degrado più vistosi sia sulla ridefinizione di spazi e percorsi.

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Una delle sale del Museo delle Navi Romane di Nemi

Una veduta del Museo delle Navi Romane di Nemi

Una veduta del Museo delle Navi Romane di Nemi

Una veduta del Museo delle Navi Romane di Nemi

Federico Castelli Gattinara, 16 agosto 2017 | © Riproduzione riservata

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Nemi, nuovi percorsi tra le navi romane | Federico Castelli Gattinara

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