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A Fubine la prima retrospettiva dopo la scomparsa dell’artista torinese
- Monica Trigona
- 07 aprile 2023
- 00’minuti di lettura


«Mare con gabbiani», 1974, di Piero Gilardi, poliuretano espanso, 100x150 e 70x70 cm. Collezione privata Monteforte-Miraglio
Nel Monferrato Piero Gilardi a 360 gradi
A Fubine la prima retrospettiva dopo la scomparsa dell’artista torinese
- Monica Trigona
- 07 aprile 2023
- 00’minuti di lettura
Monica Trigona
Leggi i suoi articoliLa Crescentina - Laboratorio per l’Arte, cascina a Fubine Monferrato, nell’alessandrino, sede della Collezione d’Arte Monteforte-Miraglio, ospita sino al 28 maggio la mostra «Natura Arte Natura» di Piero Gilardi. Realizzato con il Patrocinio della Fondazione Centro Studi Piero Gilardi, il percorso, curato da Marzia Capannolo, ripercorre le principali tappe artistiche del maestro torinese (1942-2023).
Il progetto espositivo era stato ideato lo scorso anno attorno al nucleo di opere degli anni Settanta presenti nella collezione della Crescentina ma, in seguito alla scomparsa di Gilardi, lo scorso 5 marzo, è stato oggetto di un ripensamento volto a narrare in maniera sistematica una ricerca che è passata attraverso l’impegno politico, l’attivismo ecologico, la progettazione culturale e l’attività critica e teorica.
Nei due piani espositivi si susseguono una cinquantina di lavori, dai «Tappeti Natura» degli anni Settanta, con i suggestivi «Gabbiani sul mare» e «Sassi» del 1974, ai disegni preparatori realizzati en plen air, di proprietà della Fondazione Centro Studi Piero Gilardi, sino ai preziosi fantocci, dei quali si era persa traccia per circa trent’anni, realizzati negli anni Ottanta per l’esposizione itinerante internazionale «Africa. Artisti Italiani Against Apartheid».
Una ventina di fotografie dell’Archivio Derossi di Torino testimonia anche la partecipazione dell’artista tra il 1966 e il 1967 alle attività promosse dal Piper, iconica location di disparate iniziative legate alla creatività. L’ultima parte della mostra è dedicata al grande albero interattivo in poliuretano espanso, «Poiesis», del 2004, proveniente da una collezione privata di Novara, metafora del potere procreativo e distruttivo delle tre religioni monoteiste, Ebraismo, Islam e Cristianesimo. L’installazione sottolinea quella poetica innovativa dell’autore atta a dialogare sia con le intelligenze della natura sia con quelle artificiali.

«Mare con gabbiani», 1974, di Piero Gilardi, poliuretano espanso, 100x150 e 70x70 cm. Collezione privata Monteforte-Miraglio