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Napoli nelle Scuderie

Carlo Avvisati

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Costerà 2.433.286 euro e pochi centesimi (più Iva) il museo multimediale di «orientamento alla visita della città e del territorio» di Napoli e sarà ospitato negli spazi ricavati dal recupero delle Scuderie borboniche di Palazzo Reale. Il tempo di realizzazione sarà pari a 18 mesi dall’assegnazione dei lavori e il costo dell’intervento sarà sostenuto con fondi Poin (Programma operativo interregionale) per gli «Attrattori culturali, naturali e turismo» 2007-13. L’apertura delle buste con le offerte è prevista per il prossimo 6 dicembre. Il gruppo di progettazione è formato da Gregorio Angelini, direttore regionale del Mibac, dal soprintendente ai Beni storici, paesaggistici e architettonici di Napoli, Giorgio Cozzolino, e dai progettisti Luigi Di Vito, Antonietta Groia e Giovanni Di Vito. L’obiettivo del piano è sia quello di intercettare i flussi turistici che arrivano via mare (il museo si trova a pochi metri dal Molo Beverello, punto d’attracco delle grandi navi da crociera) e fornire notizie sulla città, dal periodo greco a oggi, sia supportare gli stessi visitatori con l’offerta di itinerari particolari tra musei, monumenti, archivi, chiese e centro storico. Il percorso inizia nelle prime due campate delle scuderie dove saranno posizionate attrezzature e sussidi necessari per l’accoglienza: pannelli introduttivi, biglietteria, bookshop, espositori per libri e riviste, espositori a vetrina per gadget, contenitori per i pieghevoli di orientamento alla visita della città. Quindi, in successione, undici aree tematiche introdurranno alla storia di Napoli. Si comincia con «Miti e leggende» nel cui spazio sono proposti numerosi pezzi, o copie di, originali, tra cui il busto argenteo di San Gennaro, il Cristo velato di Sammartino, un fotogramma delle «Mani sulla città» di Rosi, il cimitero delle Fontanelle, il chiostro di S. Chiara e le «Sette opere di Misericordia» del Caravaggio. Seguono, «L’evoluzione urbanistica», «L’antichità», «La Città angioina», «Gli aragonesi - I vicerè», «La piazza del popolo», «La città dei lumi», «La seconda età borbonica», «La cucina napoletana», «La modernità » e «Una strada di Napoli». I contenuti specifici saranno forniti dalle Soprintendenze: Archeologica, Artistica-architettonica, Storica, dalla Biblioteca nazionale e dall’Archivio di Stato. Per ogni sezione, perché ritenuti importanti per il periodo in oggetto o di assoluta specificità, ci saranno degli extra tema, descritti per immagini o apparati multimediali, come il teatro, la musica, la religiosità, i primati del regno, la cucina, le arti minori, la liuteria, la presepistica. Chi visiterà il museo avrà la possibilità, attraverso le postazioni interattive, di fare approfondimenti e ritagliarsi su misura la successiva visita alla città.

Carlo Avvisati, 23 febbraio 2015 | © Riproduzione riservata

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