
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a Venezia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a VeneziaVerifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Alla Krakow Witkin Gallery le rivisitazioni fotografiche dei dipinti del maestro impressionista da parte dell’artista multidisciplinare cubano
- Gilda Bruno
- 12 gennaio 2023
- 00’minuti di lettura


«Tent Camera Image: Six Cypresses» (2022), di Abelardo Morell. © 2022 Abelardo Morell. Cortesia della Krakow Witkin Gallery, Boston
Morell sulle tracce di Van Gogh
Alla Krakow Witkin Gallery le rivisitazioni fotografiche dei dipinti del maestro impressionista da parte dell’artista multidisciplinare cubano
- Gilda Bruno
- 12 gennaio 2023
- 00’minuti di lettura
Gilda Bruno
Leggi i suoi articoliAbelardo Morell (L’Avana, 1948) sapeva che il solo recarsi nelle località della Provenza che tanto ispirarono Van Gogh non avrebbe fatto di lui un nuovo esponente del movimento postimpressionista. Eppure le fotografie esposte dal 14 gennaio al 25 febbraio nella Krakow Witkin Gallery di Boston nella sua ultima personale, «Abelardo Morell: In the Footsteps of Van Gogh», richiamano le atmosfere suggestive, quasi soprannaturali, che contraddistinguono le tele più famose del pittore olandese.
La nuova esposizione dell’artista multidisciplinare cubano riporta l’attenzione sulla sua abilità nel trasformare ciò che a primo impatto appare ordinario in opere d’arte che trascendono spazio e tempo. Realizzati grazie alla sua «tenda/fotocamera», un marchingegno fotografico ideato dallo stesso Morell che, come spiega l’artista, consente di «proiettare viste di un paesaggio vicino direttamente sul terreno dove si trova la tenda», gli scatti invitano ad addentrarsi in campi di girasoli al tramonto, sentieri dorati e viali di cipressi, in una rivisitazione fotografica dei dipinti del maestro postimpressionista.
«Nel collocarmi all’interno dei paesaggi da cui è emersa gran parte della produzione pittorica di Van Gogh, ho sperato che le mie opere potessero contenere lo stesso spirito e la stessa luce che permeano i suoi quadri», racconta Morell.

«Tent Camera Image: Six Cypresses» (2022), di Abelardo Morell. © 2022 Abelardo Morell. Cortesia della Krakow Witkin Gallery, Boston