Migranti donati

Giovanni Pellinghelli del Monticello |  | Firenze

Fino al 30 novembre nel Salone del Camino della Galleria degli Uffizi è aperta la mostra «Migranti», che riunisce 9 tecniche miste su tavola di Luca Pignatelli.
L’artista milanese (1962), coerentemente alla tradizione degli Uffizi, si esprime nella rivisitazione di volti da sculture greco-romane su supporto di legno di recupero trattato e rivisitato, anch’esso simbolico di accumulo e di memoria.
Compaiono così «Mitridate re del Ponto» dagli Uffizi (autoritratto sotto mentite spoglie; nella foto), «Afrodite» dal Museo di Olimpia, in due versioni, «Eroe» dal Museo Archeologico di Taranto, in due versioni, «Testa femminile (Saffo)» dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, «Diana» dal Museo di Karlsberg, in tre versioni, tutti realizzati appositamente per la mostra nella ben riconoscibile poetica che segna il lavoro di Pignatelli negli ultimi anni, fondata sui rimandi spazio-temporali tra passato e presente.
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