MaXXI, grandi manovre nelle gallerie

Il programma per il 2017 del museo romano: spazi e collezione permanente riorganizzati, nuovo catalogo, 15 progetti espositivi, una web tv per l'arte contemporanea

Federico Castelli Gattinara |

Roma. Presentato questa mattina il programma MaXXI 2017 vedrà una vera rivoluzione degli spazi interni del museo. Dal 5 maggio «The place to be», questo il titolo, segna la riorganizzazione della collezione permanente (e gratuita eccetto il weekend), che viene spostata dalla Galleria 4 alla 1 al piano terra e alla 2 subito sopra, quest’ultima dedicata a focus autoriali e tematici su arte e architettura, triplicando nel complesso gli spazi.
L’intero piano terra diventerà una sorta di «foro pubblico», con la Galleria Scarpa riservata ai video, aperta anche a nuovi contributi, e la Galleria Gianferrari trasformata in bookshop e ristorante-caffè accessibile direttamente dalla strada. Per l’occasione sarà pubblicato anche il catalogo aggiornato delle collezioni d’arte (429 opere), arricchite solo nel 2016 di 16 nuovi lavori, gli ultimi tre scelti dagli Amici del MaXXI su una rosa proposta del
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© Riproduzione riservata Il Terminal marittimo a Salerno, 2016: uno dei progetti di Zaha Hadid che saranno in mostra al MaXXI. Foto courtesy Zaha Hadid Architects L'esterno del MaXXI. Foto Musacchio Iannello Yona Friedman, Mobile Architecture, veduta della mostra alla Power Station of Art di Shanghai (16 maggio-16 agosto 2015). Fot: Jiang Wenyi, courtesy Power Station of Art Un'opera esposta nella mostra «Please come back»(dal 9 febbraio): «People Pushing» (2007-2008), di Chen Chien-Jen, Un'opera della collezione permanente: Mario Merz, «Senza titolo (Triplo Igloo»,) 1984-2002, foto Musacchio Ianniello, courtesy Fondazione MaXXI
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