Luigi Beschi filelleno

Paolo Moreno |  | Atene

Migrazioni dal Vicino Oriente, ma nessuno ricorda che Europa è il nome di una profuga dal Libano, approdata a Creta. Comunità Europea, Grecia, Euro, ma nel linguaggio corrente i Greci distinguono: «studia in Europa», dice chi ha un figlio all’estero. La crisi sottolinea il confine: c’è chi lo supera nella tempra che accomuna le culture.

Ripenso la luce rara di Luigi Beschi, nato nel 1930 a Desenzano (Brescia), mancato nel luglio scorso ad Atene, seconda patria, dove si era stabilito con la moglie Katerína Spetsiéri, specialista dell’arte bizantina, incaricata di corsi di Cultura greca in alcuni atenei italiani.

Instancabile la produzione del Filelleno, che mobilitava chiarezza d’ingegno e qualità della prosa a risolvere incertezze, puntualizzare identificazioni e attribuzioni, aprire prospettive nella topografia, iconografia e musica greca: una sua gemma critica sul fregio del Partenone sublima la
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