Grazie alla collaborazione tra Comune di Sutri e Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, la chiesa rupestre della Madonna del Parto di Sutri ha un nuovo sistema di illuminazione.
L’edificio di culto, scavato nel tufo, conserva le testimonianze di una storia plurimillenaria: da mitreo a chiesa cristiana, dapprima dedicata a san Michele Arcangelo, e poi, almeno dalla fine del XIII secolo, alla Vergine protettrice delle partorienti.
I nuovi punti luce e la gestione elettronica del flusso luminoso evidenziano le fasi di vita dell’edificio: le strutture dell’ipogeo e gli affreschi due e trecenteschi della chiesa medievale.