Jacobello del Fiore «Scene della vita di Santa Lucia - Lucia distribuisce l'elemosina» circa 1410), dipinto su tavola

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Jacobello del Fiore «Scene della vita di Santa Lucia - Lucia distribuisce l'elemosina» circa 1410), dipinto su tavola

Luce dopo il sisma al Forte Malatesta

51 opere restaurate provenienti da 17 centri colpiti dal terremoto nel 2016

Raccoglie tavole di Jacobello del Fiore, un Vittore Crivelli, due dipinti certi e uno attribuito di Cola dell’Amatrice, un Cavalier d’Arpino, un polittico assegnato a Giuliano Presutti, il «Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma» dal 26 ottobre al 31 gennaio al Forte Malatesta.

Curata dal direttore dei Musei Civici Stefano Papetti e dallo storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche Pierluigi Moriconi, la rassegna propone 51 pezzi da 17 centri colpiti nel 2016.

L’iniziativa aveva incontrato critiche perché dapprima prevista solo in città lontane dal «Cratere»: Roma, dove andrà al Complesso di San Salvatore in Lauro del Pio Sodalizio dei Piceni dal 18 febbraio al 16 maggio 2020, e Senigallia, dove sarà al Palazzo del Duca dal 30 maggio al 31 ottobre.

La tappa ascolana colma l’oggettiva lacuna. L’Associazione Nazionale Comuni Italiani-Anci ha finanziato con 400mila euro i restauri eseguiti con le Università di Camerino e di Urbino da tecnici marchigiani e diretti dalla soprintendenza. Gli interventi «hanno permesso anche nuove attribuzioni», rimarca Papetti. La società Artifex organizza la mostra, la Regione Marche con il Pio Sodalizio copre le spese.
 

Jacobello del Fiore «Scene della vita di Santa Lucia - Lucia distribuisce l'elemosina» circa 1410), dipinto su tavola

Stefano Miliani, 25 ottobre 2019 | © Riproduzione riservata

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Luce dopo il sisma al Forte Malatesta | Stefano Miliani

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