Lo sguardo freudiano di Paul Kooiker
L’ex docente universitario è diventato famoso per le sue produzioni surreali in studio, imponendosi negli ultimi cinque anni nel mondo della moda internazionale

Gioca in casa, Paul Kooiker (Rotterdam, 1964), uno dei fotografi contemporanei più apprezzati sulla scena internazionale: Foam ospita fino al 12 febbraio la personale «Paul Kooiker: FASHION». Con le sue più recenti immagini scattate da un iPhone (un riferimento al nostro mondo di ossessivi fotografi dilettanti da smartphone), l’ex docente universitario è diventato famoso per le sue produzioni surreali in studio, imponendosi negli ultimi cinque anni nel mondo della moda tout court, pubblicando ampi servizi fotografici su riviste come «Vogue Italia», «Dazed & Confused» e «AnOther».
Questa mostra riunisce un gran numero di suoi scatti effettuati per il mondo della moda internazionale, che Kooiker ogni volta cattura divertendosi a stravolgerlo, cristallizzandolo in una dimensione atemporale: un nonsense. Nei suoi reportage Kooiker si libera con scioltezza dai paradigmi dominanti di bellezza, creandone di nuovi, dall’ispirazione quasi freudiana per il modo con cui gioca con i nostri desideri oscuri, i feticismi e i sogni repressi.
La sua fotografia trascende i classici ruoli di genere: le sue modelle adottano pose insolite, i loro volti sono spesso lasciati fuori dall’inquadratura, la loro identità viene oscurata, i corpi esagerati e portati fino all’estremo, utilizzando estensioni corporee artificiali nonché luci, ombre drammatiche e frammentazioni che creano un linguaggio visivo talvolta ripugnante, idiosincratico, che con il suo sottofondo surreale ricorda spesso alcune icone della storia della fotografia e dell’arte.