Leggere i papiri senza srotolarli

Le due parole greche individuate nel papiro dell'Institut de France grazie alla nuova tecnica
Carlo Avvisati |

Napoli. «Pi – iota – pi – tau – omicron – iota – epsilon»: queste le lettere della prima parola greca, «?I?TOIE», letta su un papiro ercolanese senza che fosse necessario il suo srotolamento. Un altro vocabolo individuato è «EI?OI».  
La messa a punto dell’innovativa tecnica di lettura, che sfrutta la capacità di penetrazione delle radiazioni all’interno del rotolo con tecniche di tomografia a contrasto di fase (XPCT), si deve a Vito Mocella, dell’Istituto per la microelettronica del Cnr-Napoli. I fragili rotoli, carbonizzati dai surges prodotti dal Vesuvio nell'eruzione del 79 d.C., non vengono in tal modo danneggiati da manovre che ne prevedevano sino ad oggi l’apertura meccanica e la successiva lettura mediante luce radente.
La nuova tecnica,  pubblicata su «Nature Communications» e presentata ieri a Napoli al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II, è stata messa a punto in
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