Le tentazioni di Gustave

Di passaggio a Genova nel 1845 Flaubert fu folgorato dalla visione a Palazzo Balbi di un Brueghel. Per lo scrittore francese il dipinto fu la fonte d'ispirazione di un'opera dra mmatica la cui stesura lo impegnò per tutta la vita

Pieter Brueghel il Giovane (attr.), «Le Tentazioni di sant’Antonio Abate», collezione privata
Chiara Pasetti |

Genova. Il 3 aprile 1845 Gustave Flaubert (1821-80) valica per la prima volta le Alpi in compagnia della sua famiglia, in occasione del viaggio di nozze in Italia dell’amata sorella Caroline, sposatasi nel marzo di quell’anno con Émile Hamard. Il primo maggio, dopo aver visitato Nizza, fa tappa a Genova, dove resterà qualche giorno prima di recarsi a Torino e Milano, in seguito a Monza e Pavia, sui laghi di Como e Maggiore, e infine ritornare, passando dalla Svizzera e da Parigi, nella nativa Rouen il 12 giugno.
È senza dubbio Genova il luogo che lo incanta maggiormente: «Quanto alle mie impressioni di viaggio, ciò che ho visto di più bello è Genova». Nella capitale ligure il giovane Flaubert, ancora profondamente intriso di letture romantiche, appassionato della storia di Roma e alla ricerca di un’Italia come se l’era immaginata attraverso i racconti di Alfred de Musset e Victor Hugo, resta
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