Le Storie francescane di Giotto in cura per tre anni

Un intervento dell'Opificio delle Pietre Dure nella Cappella Bardi in Santa Croce

La «Santa Chiara» di Giotto, particolare di affresco nella Cappella Bardi. Foto di Antonio Quattrone
Laura Lombardi |  | Firenze

Al via il restauro della Cappella Bardi nella Basilica di Santa Croce con le «Storie di san Francesco» (seguendo la biografia del santo scritta da Bonaventura da Bagnoregio), prestigiosa committenza affidata al talento di Giotto da una delle famiglie più in vista della Firenze medievale. Mercanti e banchieri fra i più importanti d’Europa, i Bardi erano in stretto rapporto con il papato, il re di Napoli e l’Inghilterra.

A volere Giotto, reduce dal soggiorno a Padova, fu forse Rodolfo, figlio di Bartolo de’ Bardi, già priore nel 1282, e la dibattuta datazione della cappella, il terzo decennio del secolo, ha come termine post quem il 1317, anno della canonizzazione di san Ludovico da Tolosa raffigurato sulla parete di fondo. Affrescata a buon fresco sull’intonaco ancora umido (è leggibile tuttora la divisione delle giornate), la cappella, dopo indagini condotte dall’Opificio delle Pietre Dure
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