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Le sette vite di una mostra

Federico Florian

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Il curatore Vincenzo de Bellis, per la sua prossima ambiziosa mostra alla Triennale di Milano, pare abbia utilizzato come canovaccio un’opera di Giulio Paolini del 1973, intitolata «Ennesima (appunti per la descrizione di sette tele datate 1973)». Si tratta di un lungo dipinto composto da sette tele riempite di indecifrabili appunti: un dipinto in potenza, in cui la parola scritta, al posto dell’immagine, sembrerebbe evocare misteriosi orizzonti visivi.

«Ennesima. Una mostra di sette mostre sull’arte italiana» (sotto la direzione artistica di Edoardo Bonaspetti), dal 26 novembre al 6 marzo, traduce in ambito curatoriale l’intuizione di Paolini: sette mostre tra loro scollegate, ma unite sotto un’unica macro-tematica, l’arte italiana degli ultimi cinquant’anni. Una meta-mostra, dunque, che gioca con i diversi formati dell’esposizione temporanea; un esperimento corale di critica istituzionale, che occupa l’intero primo piano della Triennale di Milano.

Tra le micromostre che la compongono, ciascuna allestita in una stanza, vi sono una collettiva che indaga l’iconografia nell’arte italiana dagli anni Sessanta a oggi; una personale di Alessandro Pessoli (la prima dell’artista in un’istituzione pubblica italiana); una mostra dedicata alla poesia visuale degli anni Settanta; un’esposizione sul medium della performance.

E ancora: una mostra documentaria su Lazzaro Palazzi e una collettiva di giovani artisti italiani; il tutto costellato da interventi site specific che si inseriscono trasversalmente nell’impianto espositivo.

Tra gli artisti coinvolti, alcuni storici (Vincenzo Agnetti, Gianfranco Baruchello, Alighiero Boetti, Gino De Dominicis, Francesco Clemente, Luciano Fabro, tra gli altri), altri più giovani (Yuri Ancarani, Giorgio Andreotta Calò, Francesco Arena, Roberto Cuoghi, Danilo Correale, Lara Favaretto, Massimo Grimaldi e Adelita Husni-Bey).

Un interessante dialogo intergenerazionale, quello tra gli artisti in mostra, cui fanno da accompagnamento un programma pubblico di video screening, performance e conferenze, una panoramica sulle realtà editoriali artistiche in Italia e una pubblicazione in sette libri (edita da Mousse Publishing).

Federico Florian, 25 ottobre 2015 | © Riproduzione riservata

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