Donatello, Antonio Rizzo, Pietro, Tullio e Antonio Lombardo, Jacopo Sansovino e Alessandro Vittoria sono tra i protagonisti della mostra sulla scultura in ambito veneto dal primo Rinascimento alla tarda Maniera, nella Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, dal 22 aprile al 30 ottobre. Opere della collezione e prestiti internazionali con il contributo della Fondazione Venetian Heritage.
«La scultura è una parte importante delle nostre raccolte, spiega Claudia Cremonini, direttrice del museo e co-curatrice della mostra con Toto Bergamo Rossi, direttore della Fondazione. Il museo è un luogo in cui la presenza del marmo gioca un ruolo di primo piano». Basta pensare al mosaico pavimentale in opus sectile nell’atrio della corte del palazzo o alla cappella del Mantegna interamente rivestita di marmi voluti dal barone Franchetti.
«Siamo fieri di esporre alcune delle opere più importanti della collezione del museo, come il “Doppio Ritratto” di Tullio Lombardo o i rilievi di Mosca e Pietro Lombardo». Aggiunge Bergamo Rossi: «Sarà la prima esposizione dedicata alla scultura del Rinascimento a Venezia, troppo spesso sottovalutata. Troveremo lo splendido rilievo di Antonio Lombardo raffigurante “La morte di Lucrezia”, scoperto in una collezione privata inglese nel 2020». Tra i prestiti più significativi un rilievo mai esposto in Italia, la Madonna col Bambino, di Niccolò di Giovanni Fiorentino, allievo di Donatello.
Articoli precedenti
L’artista ceco, protagonista di una personale da Tanarte/Spazio Tana, rappresenta ciò che ci affligge: un gene del male nella nostra natura umana
Il collezionista e filantropo miliardario offre un’affascinante serie di mostre in Palazzo Diedo e nella Casa dei Tre Oci, restaurati
Le opere dell’artista franco-vietnamita e dell’autrice indiana s’incontrano per la prima volta a Palazzo Vendramin Grimani
A Palazzo Bembo, Palazzo Mora e Giardini della Marinaressa la settima edizione di «Personal Structures», organizzata da Ecc Italy