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«The Geometric Ballad of Fear», 2019 (particolare), di Kiluanji Kia Henda

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«The Geometric Ballad of Fear», 2019 (particolare), di Kiluanji Kia Henda

Le riflessioni di Kiluanji Kia Henda

Al Museo d'Arte di Nuoro una delle voci più significative nel panorama artistico contemporaneo africano

Monica Poggi

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Nuoro. Dal 31 gennaio all’1 marzo, il MAN-Museo d’Arte Provincia di Nuoro ospita la prima grande personale che un’istituzione europea dedica all’artista angolano Kiluanji Kia Henda, una delle voci più significative nel panorama artistico contemporaneo. Rappresentate del proprio Paese alla Biennale di Venezia nel 2007, con i suoi lavori Kia Henda riflette sui retaggi del passato coloniale dell’Angola, ancora alla ricerca di una propria identità nazionale dopo l’indipendenza dal Portogallo nel 1975.

Lo fa con un approccio multidisciplinare e una forte vena ironica attraverso la quale cerca di ridefinire i pregiudizi dello sguardo occidentale sull’Africa. In mostra alcune fotografie prodotte negli ultimi anni e installazioni realizzate ad hoc a seguito di una residenza sull’isola promossa dalla Fondazione Sardegna Film Commission. Alla luce della sua grande capacità di cogliere il senso e le contraddizioni dei luoghi, appare particolarmente significativo l’incontro fra l’artista e la Sardegna, crocevia di civiltà nel mondo antico, oggi una delle regioni più militarizzate d’Italia.

È su questo che si concentra l’artista, unendo i resti architettonici della Guerra Fredda e delle tante basi militari presenti sul territorio sardo con la bellezza paesaggistica di questa terra così complessa. Intitolata «Something Happened on the Way to Heaven» e curata da Luigi Fassi, direttore del museo, la mostra passerà a ottobre alle Galerias Municipais di Lisbona.

Monica Poggi, 30 gennaio 2020 | © Riproduzione riservata

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