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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliLola G. Bonora e Silvia Cirelli sono le curatrici della XVI edizione della Biennale Donna aperta dal 17 aprile al 12 giugno nel Padiglione d’arte contemporanea e intitolata «Silencio vivo. Artiste dall’America Latina»
Sono state scelte artiste che danno conto della multiforme creatività latinoamericana, caratterizzata in questo periodo storico da temi quali l’esperienza dell’emigrazione, le dinamiche conseguenti alle dittature militari, la censura, la criminalità, gli equilibri sociali fra individuo e collettività, il valore dell’identità e delle relazioni umane.
La rassegna si apre con la cubana Ana Mendieta (1948-85): è presente un nucleo di impronta sperimentale con le note «Siluetas» affiancate da documentazione fotografica relativa ad alcune performance degli anni ’70 e ’80.
Il corpo è protagonista nei lavori dell’italo-brasiliana Anna Maria Maiolino (1942) ispirate dall’esperienza del regime dittatoriale in Brasile e delle sue tensioni, evidenti nelle azioni performative «photopoemaction».
Il percorso continua con la messicana Teresa Margolles (1963), che testimonia la complessità della società del suo Paese e di Ciudad Juárez, uno dei luoghi più pericolosi al mondo, e si conclude con l’argentina Amalia Pica (1978). L’artista utilizza il disegno, la scultura, la performance, la fotografia e il video per dare vita a una riflessione sui limiti e le varie derivazioni del linguaggio come esperienza collettiva.
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