Un ambiente (la Sala 14) del nuovo allestimento delle Sale del Cinquecento delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, ospitate nell’ala nord del piano nobile di Palazzo Barberini. Foto: Alberto Novelli

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Un ambiente (la Sala 14) del nuovo allestimento delle Sale del Cinquecento delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, ospitate nell’ala nord del piano nobile di Palazzo Barberini. Foto: Alberto Novelli

Le nuove sale del Cinquecento di Palazzo Barberini

La direttrice Flaminia Gennari Santori illustra il riallestimento secondo criteri tematici e non più cronologici

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Arianna Antoniutti

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L’8 ottobre le Gallerie Nazionali di Arte Antica inaugurano il nuovo allestimento delle Sale del Cinquecento, ospitate nell’ala nord del piano nobile di Palazzo Barberini. Si tratta di sette sale che ospitano 38 opere, ora distribuite secondo un nuovo impianto concettuale che, integrando il precedente ordine cronologico e geografico, individua approfondimenti monografici e tematici.

Varcando l’atrio Bernini, il visitatore attraverserà, ad esempio, la sala «Tradizione e devozione», contraddistinta dall’iconografia della Sacra famiglia, la sala «Lorenzo Lotto», interamente dedicata al «Matrimonio mistico di Santa Caterina» del pittore veneto, o ancora la sala «Lo sguardo del Rinascimento», incentrata sul tema del ritratto, con opere come la «Fornarina» di Raffaello e la «Maddalena» di Piero di Cosimo. Il nuovo allestimento è l’atto conclusivo di un’operazione che ha interessato l’intero piano nobile, dapprima con l’intervento nell’ala sud, nel 2017, e poi con le sale del Seicento nel 2019.

Come spiega la direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, Flaminia Gennari Santori, che con Maurizia Cicconi e Michele Di Monte ha curato l’allestimento, l’operazione sottende finalità più ampie e complesse, volte a evidenziare l’articolazione dello spazio barocco all’interno del Palazzo. «Operare questi interventi a museo aperto ha comportato notevoli criticità di cantierizzazione, riflette la direttrice Gennari Santori, ma al tempo stesso si è rivelata scelta perfetta al fine della comprensione della storia del palazzo, della collezione e dei suoi percorsi. Con Enrico Quell, autore del progetto di allestimento, abbiamo desiderato capire e trasmettere al pubblico come funziona e opera un museo.

Allestire una galleria come quella di Palazzo Barberini non è semplice. Disporre le opere in ordine meramente cronologico non è sufficiente, e spesso rischia persino di essere fuorviante. Per questo, abbiamo cercato di creare degli accostamenti, delle associazioni che possano riuscire stimolanti anche da un punto di vista visivo, tematico o contestuale. Qualche opera è stata “isolata” di proposito per suggerirne una visione esclusiva e ravvicinata, altre, invece, sono state riunite per mettere in risalto un confronto che non sia solo storico o estetico, ma anche antropologico, come nella sala dei ritratti. Ma le opere possono essere “imparentate” anche da più stretti legami di sangue, per così dire. E lo si potrà apprezzare pienamente nella grande sala “dinastica” dedicata alla famiglia di papa Urbano VIII e nipoti
».

Quali le prossime iniziative del Palazzo? «Al momento stiamo lavorando a importanti restauri, come quello sulla grande pala con “L’Allegoria dell’Immacolata Concezione” di Giorgio Vasari, acquistata cent’anni fa dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica e mai esposta a Palazzo Barberini perché subito concessa in prestito alla Città di Arezzo, o come quello effettuato sulla cornice cinquecentesca, di committenza senese, dello “Sposalizio mistico di santa Caterina” di Girolamo Genga, visibile all’interno del nuovo allestimento.

Nella primavera del 2022 la “Fornarina” sarà alla National Gallery di Londra per la mostra su Raffaello, e il museo inglese ci presterà la “Dama con lo scoiattolo” di Hans Holbein, che esporremo, accanto al “Ritratto di Enrico VIII”, sempre di Holbein, nella sala dei ritratti, in una preziosa occasione di accostamento fra ritrattistica italiana e nord europea. Infine, sempre nell’aprile del prossimo anno, la lunga operazione di riqualificazione del Palazzo si concluderà con l’allestimento, al piano terra, delle opere del Trecento e del Quattrocento
».

Un ambiente (la Sala 14) del nuovo allestimento delle Sale del Cinquecento delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, ospitate nell’ala nord del piano nobile di Palazzo Barberini. Foto: Alberto Novelli

Flaminia Gennari Santori, direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini

Palazzo Barberini, Sala 12. Tradizione e devozione. Foto Alberto Novelli

Palazzo Barberini, Sala 12. Tradizione e devozione. Foto AlbertoNovelli

Palazzo Barberini, Sala14. Ferarra. Foto AlbertoNovelli

Arianna Antoniutti, 07 ottobre 2021 | © Riproduzione riservata

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