Le maschere di Martini come macchie di Rorschach

Alla Laocoon Gallery di Londra una sessantina tra disegni e incisioni scelti da Monica Cardarelli e Marco Fabio Apolloni

Particolare di una delle illustrazioni di Alberto Martini per Il Poema delle Ombre
Francesca Romana Morelli |  | Londra

Dopo il successo ottenuto lo scorso novembre a Fine Arts Paris, Monica Cardarelli e Marco Fabio Apolloni organizzano una mostra di opere di Alberto Martini nel loro spazio londinese, la Laocoon Gallery.

Fino al 15 marzo sono esposti una sessantina tra disegni, acquerelli e incisioni: dalle illustrazioni più note per Poe alle tragedie shakespeariane (l’Amleto e il Macbeth), all’Aurélia di Gérard de Nerval, fino al Poema delle Ombre.

Non è che l’ultima di una serie di mostre su Martini messa a punto dai galleristi, che amano valorizzare artisti dal taglio surrealista e visionario, attivi fuori da un seminato artistico più riconosciuto dagli studi e dal mercato (si pensi a un maestro come Fabrizio Clerici).

Da oltre dieci anni Monica Cardarelli studia con passione le vicende di Alberto Martini (Oderzo, 1876-Milano, 1954); oltre al catalogo della mostra corredato da schede critiche e tradotto in inglese, ha dato alle stampe Vittorio Pica e Alberto Martini (edito da Etgraphiae), una rilettura documentata dell’articolato sodalizio trentennale tra l’artista e il suo raffinato scopritore e mentore, più conosciuto per essere tra i fondatori della Biennale di Venezia.

Nella mostra sono presenti oltre una ventina di tavole del Poema delle Ombre: «Volti mascherati in tutte le fogge, che evocano il carnevale veneziano, spiega Apolloni, le maschere nere dei ladri e dei congiurati d’altri tempi, i volti femminili velati dei romanzi del mistero, tutte velocemente improvvisate a pennello e inchiostro come “macchie di Rorschach” casuali, che per satanico prodigio prendano la forma di volti che ci guardano sfrontatamente dai buchi del loro mascheramento».

© Riproduzione riservata
Calendario Mostre
Altri articoli di Francesca Romana Morelli