Le loro passioni e ossessioni

Nel segno di Hugo «i violon d’Ingres» di celebri artisti e intellettuali

Robert Wilson «Lady Gaga Mademoiselle Caroline Rivière (d'après Jean-Auguste-Dominique Ingres)» 2013
Federico Castelli Gattinara |  | Roma

Ultimo lascito della buona quanto contestata direzione dell’Accademia di Francia di Muriel Mayette-Holtz, aspettando che la Francia decida chi ne prenderà le redini per i prossimi tre anni, «Le Violon d’Ingres», dal 2 novembre al 3 febbraio, rende omaggio a quel crocevia di arte e cultura che Villa Medici ha rappresentato nella sua lunga storia, con l’intento di coniugarlo alla maniera contemporanea presentando pratiche trasversali e semisconosciute di artisti e intellettuali di tutti i generi e tempi.

La mostra nasce da un dialogo tra Chiara Parisi, la curatrice, e l’artista Christian Boltanski. Tutto ruota intorno alla figura di Victor Hugo, non soltanto uno dei più importanti scrittori francesi dell’Ottocento ma anche un disegnatore autodidatta e sperimentale, che oltre ai mezzi tradizionali usò anche caffè, sangue, carbone, e persino fiammiferi e piume come pennelli.

In mostra arriva una
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